La Sinistra si innamora dello sciopero selvaggio Secondo i sindacati la protesta normale ormai è un'arma spuntata. I cittadini pretendono i danni
«Ma quale ingiustizia. Non possiamo fare finta che i loro disagi non esistano perchè ci dà fastidio lo sciopero» sottolinea Paolo Ferrero, responsabile del dipartimento Lavoro di Rifondazione. La netta posizione del Prc fa nascere nella coalizione interrogativi sulla possibilità di un'alleanza di governo con il partito di Bertinotti. Clemente Mastella, leader di Alleanza popolare-Udeur, lancia la sua frecciata a chi accarezza nuovi scioperi e una protesta che rischia di diventare ingovernabile all'interno dell'opposizione: «Considero inammissibile che ci sia nella coalizione chi difende la brutalità selvaggia degli scioperanti che non è incoraggiata neppure dai sindacati». E aggiunge: «Se questa è la proposta di governo che dobbiamo elaborare non ci troveremo, oppure saranno gli elettori a non farci vincere». Sullo sciopero Piero Fassino, segretario dei Ds, rilancia l'appello al comune senso di responsabilità e insiste sul fatto che «i contratti vanno firmati». Ed è soprattutto la preoccupazione per le reazioni dei tanti cittadini infuriati che muove i commenti del centrosinistra. E c'è la richiesta di modificare la legge sugli scioperi per evitare situazioni di esasperazione incontrollata e incontrollabile. Ma Maroni è pronto a replicare: «La legge va bene così, non si tocca». Ieri, intanto, è stata un'alba serena. Anche se la pioggia sporca e sottile ha dato la solita pennellata di grigio, il day-after è scivolato via senza intoppi. Tram al loro posto (in giro per la città e non nei depositi), autobus e metropolitane in servizio permamente, aziende a regime, uffici e piccole imprese in attività, aule scolastiche piene, ospedali senza disagi. La precettazione richiesta e ottenuta dal Prefetto per motivi di ordine pubblico non ha lasciato altra strada agli «irriducibili» e scongiurato un altro lunedì nero. Nessun presidio da parte degli autoferrotranvieri dell'Atm (l'azienda municipalizzata di trasporto), anche l'intenzione di iniziative estemporanee di protesta sindacale nel corso della giornata sono state abortite con il passare delle ore. Si deciderà venerdì prossimo, qualora non ci fosse la firma dell'accordo, se ripetere altre forme di mobilitazione ma la segreteria del Rsu dell'Atm si è affrettata a comunicare che scioperi «selvaggi». Il disservizio subito i cittadini però non lo dimenticano. E chiedono il conto, configurando anche il danno di violenza privata. Sono almeno un migliaio i milanesi che hanno chiesto al Codacons, presentata una denuncia alla Procura, come poter avere un risarcimento dei danni che secondo una stima dell'associazione consumatori potrebbe aggirarsi intorno ai 20 milioni di euro, rimborsabili facendo causa davanti al giudice di pace.