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CDL IN FERMENTO

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Bossi, in particolare, torna all'attacco sulle riforme minacciando di uscire dalla coalizione. «A gennaio deve cambiare l'assetto programmatico e di governo perchè bisogna rompere questa spirale: fra i cittadini c'è una sensazione che va ribaltata altrimenti c'è il rischio di una slavina», è la sentenza del segretario dell'Udc, Sergio D'Antoni, nel suo intervento all'assemblea di partito sugli enti locali. «L'Udc deve sostenere questa richiesta perchè - ha concluso - nessuno deve dimenticare che gli italiani vanno con chi vince». Risponde Gianfranco Micciché di Forza Italia senza mezze misure. «Chiedo formalmente a Bondi e Cicchitto una verifica di governo per conto di Forza Italia. Io non sono convinto che oggi Forza Italia abbia il giusto peso che gli spetta nei ministeri». Parlando a Firenze ad una convention azzurra a cui partecipavano, tra gli altri, appunto il coordinatore e il vicecoordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi e Fabrizio Cicchitto, assieme ai ministri Giuseppe Pisanu e Franco Frattini, Micciché afferma: «Mai come in questo momento Forza Italia ha bisogno di un partito che faccia politica. Bondi e Cicchitto devono fare politica, non Berlusconi che guida il governo. L'unico partito che ha il dovere di fare una propria politica siamo noi, senza andare dietro un giorno alla Lega o un altro all'Udc». E l'Udc è pure d'accordo. La verifica di governo è un «argomento di gennaio, di giugno e anche di dopo», sottolinea Marco Follini, intervenendo all'assemblea degli amministratori locali del suo partito. «La verifica - ha spiegato - attiene alla nostra capacità di fare presa: di far vincere il nostro progetto in nome di un ragionamento fondamentale, se vogliamo dare prospettiva di consenso all'alleanza». Non poteva mancare l'ultimatum di Bossi. «La Lega è il motore delle idee. O a fine gennaio va il federalismo, oppure la Lega va per la sua strada», ha dichiarato Bossi nel corso di un comizio tenuto a Gallarate, in provincia di Varese. «Il 31 gennaio è l'ultima data utile per fare passare il federalismo entro questa legislatura. Se non passa, andiamo a elezioni politiche entro l'anno. Se non passa - ha ribadito Bossi - la legge delle leggi, quella che gestisce il cambiamento del Paese, allora è meglio andare ad altra legislatura per ripartire da zero. Il federalismo - ha concluso il ministro delle Riforme - è la retta, le altre leggi sono semplici puntini». Piuttosto minaccioso anche Calderoli che però se la prende con il ministro Pisanu: «Come già avevo ipotizzato ieri mattina, gli immigrati irregolari si sono trasformati, per incanto, in cemento - ha detto ieri - Pur augurandomi, nonostante tutto, di non vedere lo sbarco di una serie di barchette che scaricano gli irregolari sporchi di cemento, a piccoli gruppi, nelle cale nascoste del paese, mentre l'ammiraglia prosegue nel suo originale e falso itinerario, mi chiedo se ogni volta sia necessario parlare di dimissioni del ministro dell'Interni per arrivare alla soluzione dei problemi».

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