L'Antitrust boccia la polizza anti-calamità
4.000 emendamenti presentati alla Camera. Le votazioni in commissione si concluderanno giovedì
È stata l'Autorità italiana garante per la concorrenza e il mercato a bocciare, con una segnalazione inviata alla Camera, il provvedimento contenuto nella legge finanziaria, approvato al Senato e in discussione alla commissione Bilancio di Montecitorio. Intanto, è scaduto ieri il termine per la presentazione degli emendamenti alla manovra 2004: ne sono giunti circa 4.000. Secondo quanto annunciato dal presidente della commissione Bilancio della Camera, Giancarlo Giorgetti, le votazioni cominceranno martedì e si concluderanno giovedì: dopodiché il testo andrà in Aula. Il «No» di Tesauro - Il presidente dell'Autorità ha scritto che la previsione del trasferimento al mercato di una serie di funzioni fino ad oggi garantite dallo Stato, con le modalità previste nella finanziaria «non soltanto determina distorsioni di ordine concorrenziale, ma soprattutto risulta in collisione con la finalità solidaristica, evidenziata dalla previsione di un obbligo assicurativo, peraltro indiretto». Contrastanti le reazioni all'interno della maggioranza: per il sottosegretario all'Economia, Giuseppe Vegas, «probabilmente con la norma non si crea una turbativa di mercato come sostiene l'Antitrust. L'entità del premio è talmente bassa che non crea turbative di mercato perché non può modificare il valore degli immobili». Opposto il parere del relatore, il forzista Gianfranco Blasi: «Quella polizza non è molto amata dal Paese e si sa che io sono contrario». Soddisfatto Stefano Cetica, segretario generale dell'Ugl, il sindacato vicino alle posizioni di An: «È importante che la polizza antisisma sulla casa, una tassa iniqua ed impropria sul bene rifugio degli italiani, sia stata sonoramente bocciata». Gli emendamenti - Nella selva di 4.000 proposte di modifica, si segnala che An ha inserito nuovamente il cosiddetto «bonus nonni», ossia un fondo di 150 milioni per il 2004, a sostegno dei nuclei familiari che abbiano anziani a carico. La Lega ha invece proposto che sia un decreto del ministero dell'Economia, da emanare entro tre mesi dal varo della manovra, a fissare le modalità per «un più tempestivo pagamento alle aziende fornitrici delle pubbliche amministrazioni». Forza Italia chiede una revisione al ribasso del provvedimento che stabilisce un aumento dei canoni demaniali marittimi del 300%. Proteste dei Comuni - È il lamento ormai usuale: «Molti comuni non riusciranno a fare i bilanci e saranno costretti a tagliare i servizi erogati alla popolazione». Mentre la Camera affronta la Finanziaria, Cgil, Cisl e Uil proseguono la mobilitazione contro la manovra economica. Ieri hanno chiesto la diretta Rai per la manifestazione nazionale indetta per il 6 dicembre contro la riforma delle pensioni e la legge finanziaria.