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«Fini, togli la fiamma e metti la faccia tua»

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La Mussolini lascia An, trattative in corso con Rauti. Il vicepremier non torna indietro su Salò

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Parlo con l'onorevole Mussolini? «Dipende». È sera quando la deputata ex di An parla al telefono di casa con voce dura. Basta nominarle Gianfranco Fini che scatta, alza il tono, s'infuria. Ha ancora il sangue che le bolle dopo un'intera giornata passata al telefono. Una giornata cominciata con un comunicato di poche righe. «Lascio An perché è stata sancita una incompatibilità e un pregiudizio non tanto con le mie posizioni politiche, ma con il cognome che porto». Il riferimento, è evidente, è alle parole di Fini pronunciate in Israele, il fascismo come male assoluto, la Repubblica di Salò vergognosa, e anche il cambio di idea su Benito Mussolini. Se ne va (è la settima volta). La Russa prova a ricucire, anche altri provano a mediare. Ma il vicepremier va avanti per la sua strada e ribadisce punto per punto. Concede solo un «il fascismo fu anche altre cose», che suona quasi come una beffa. Allora, onorevole Mussolini, Fini non torna indietro. Anzi. Lei che cosa risponde? «Che nemmeno Alessandra Mussolini torna indietro. Non avete capito che non sto scherzando. Faccio sul serio, molto sul serio». Solo che già altre volte è tornata sui suoi passi. Perché stavolta è diverso? «Perché stavolta si sono calpestati il cuore, la dignità i sentimenti delle persone. E non i miei sentimenti, sia chiaro. Mi riferisco ai sentimenti altrui». In che senso scusi? Non ha detto che si dimetteva per il cognome divenuto incompatibile con An? «E che cosa sto dicendo, scusi? Esattamente questo. In politica non contano solo i biechi tatticismi. C'è anche il cuore e la passione. E ci sono i sentimenti delle persone. Perché calpestare tutto questo? Perché? Non ne vedo il motivo. Perché tanta spregiudicatezza? Perché?». Ma perché ce l'ha tanto con Fini? «Basta, basta. Davvero basta. Sa che le dico?». No, che cosa dice? «Che tolga pure la fiamma dal simbolo di An: tolga anche quella, che ci sta a fare. Metta la faccia sua al posto della fiamma e stiamo a posto». Secondo lei Fini sta pensando a fare un nuovo partito? «E che ne so? Dico che Fini è una cosa e An è un'altra. E intendo la gente di An». Si iscriverà a un nuovo partito? «Non so, vedremo. Ora ci penso, diciamo che è molto probabile». Alla Fiamma Tricolore? «Vedremo». «Linea», il giornale della Fiamma, ha dato la notizia delle sue dimissioni in anteprima. «E allora?». C'è un legame? «Hanno buoni informatori». Farà un nuovo partito? «Vedremo, al momento non mi sento di escludere nulla. Ho fatto quello che mi sentivo di fare. L'ho fatto e basta. Vedremo poi cosa fare nel futuro».

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