Legge Gasparri sulla tv, maratona al Senato
La Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni ieri ha discusso il provvedimento nella parte generale ed in una seduta notturna iniziata alle 21 ha esaminato i 328 emendamenti presentati dall'opposizione. La maggioranza è ottimista e convinta che il provvedimento passerà all'esame dell'aula nella giornata di oggi, probabilmente in serata. Ma non mancano le incertezze. L'opposizione è decisa a dare battaglia per far slittare il varo del provvedimento alla prossima settimana. Il ministro delle Comunicazioni Gasparri che il governo punta all'approvazione «il prima possibile» della legge che porta il suo nome. Non ha voluto però pronunciarsi sull'ipotesi che il Capo dello Stato possa rinviare il provvedimento al Parlamento dopo il via libera di palazzo Madama. «Ho il massimo rispetto - ha affermato - per gli altri livelli istituzionali, che faranno le loro valutazioni al momento opportuno. Mi sembra improprio sostenere una tesi o un'altra e non so su che basi si fanno certe previsioni. Non voglio allungare l'elenco degli addetti alle previsioni». Neppure il leghista Roberto Calderoli ha commentato l'ipotesi riguardante Ciampi. «Calma e sangue freddo - ha detto - Il provvedimento è ancora in commissione e già si parla della possibilità che non venga firmato. È curioso che il testo non sia stato approvato e già si sentenzi che è incostituzionale». Oggi, quindi, dovrebbe cominciare la battaglia in aula sul riordino radiotelevisivo. Il sottosegretario alle Comunicazioni Giancarlo Innocenzi si è detto convinto che entro oggi ci sarà anche il voto finale, o al massimo giovedì mattina. Ma il relatore Luigi Grillo (Fi) non è dello stesso parere. Ha detto di non essere certo che il dibattito si possa concludere entro la settimana. La maggioranza, ha precisato, è interessata ad accelerare i tempi di approvazione, ma certamente non intende soffocare il dibattito nel rispetto della dialettica parlamentare. Ha comunque escluso che si possano verificare degli incidenti di percorso perchè convinto della tenuta della maggioranza. Non è nemmeno escluso, ha affermato Grillo, che per accelerare i tempi si decida di portare in aula un testo «aperto», ossia la conclusione dell'esame in commissione. Per quanto riguarda la norma, introdotta alla Camera, che vieta gli spot televisivi con i minori, il sottosegretario alle Comunicazioni Innocenzi ha precisato che probabilmente gli spot girati prima dell'approvazione della legge Gasparri potranno essere mandati in onda. Questa, ha dichiarato, è la tesi sostenuta dagli esperti. L'opposizione promette battaglia. E il comitato per la libertà e il diritto all'informazione, che raccoglie movimenti, sindacati e associazioni oggi terranno una manifestazione di protesta davanti al Senato. E.S.