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Tutti uniti nel dire no ai tagli alla Capitale

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Veltroni: servono finanziamenti nella manovra. Storace: più risorse anche per casa ed edilizia scolastica

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Lo hanno ribadito con forza i vertici delle istituzioni locali, convocando tutti i parlamentari eletti nei collegi di Roma e Lazio. È nato così, ieri mattina in Campidoglio, un comitato parlamentare trasversale con lo scopo di evitare gli ingenti tagli previsti nella manovra del 2004. Storace, Veltroni e Gasbarra hanno voluto lanciare un forte segnale a chi, tra pochi giorni, dovrà decidere se dare il via ad un taglio dei trasferimenti di risorse agli enti locali del 10 per cento. Publio Fiori (An), Paolo Barelli e Paolo Ricciotti (Fi), Francesco D'Onofrio e Mauro Cutrufo (Udc), Antonello Falomi e Goffredo Bettini (Ds), Loredana De Petris (Verdi), Carla Rocchi (Margherita) hanno incontrato i rappresentanti di Regione, Provincia e Comune. Presenti all'incontro, infatti, anche tutti i capigruppo capitolini, l'assessore al Bilancio del Comune, Marco Causi, l'assessore agli Affari istituzionali della Regione, Donato Robilotta, l'assessore al bilancio della Provincia, Antonio Rosati. Il presidente del neo comitato è Publio Fiori, che ha già indetto la prima riunione per questa mattina. «Un taglio di risorse così ingente - ha sottolineato Veltroni all'inizio dell'incontro - che per Roma significa 92 milioni di euro in meno, può avere effetti devastanti dal punto di vista sociale e bisogna che tutte le forze politiche se ne rendano conto». «È inaccettabile che non ci siano finanziamenti per Roma Capitale. Questa è una questione - chiosa il sindaco - che riguarda la qualità della vita dei cittadini di Roma, della Provincia e della Regione. Scriveremo una lettera a tutti i gruppi parlamentari». Ma il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha pronta la replica: «Roma non è stata trattata peggio da questa finanziaria - ha assicurato -. Sono stati trattati tutti allo stesso modo». L'isituzione di un comitato parlamentare significa per il presidente della Regione «un rafforzamento delle ragioni della regione. La ripresa economica del Lazio - osserva Storace - non va mortificata, abbiamo bisogno di più fondi per sanità, casa ed edilizia scolastica». Per quanto riguarda la sanità Storace, sottolinea il rapporto sempre più incisivo dell'immigrazione. «I fondi destinati alle Regioni devono considerare anche gli immigrati regolari. Su 700 mila presenti in Italia - afferma Storace - il 17 per cento risiede nel Lazio, questo significa un incremento della spesa di 300 miliardi in più all'anno. Sanità ed immigrazione sono un problema soprattutto per Lazio e Lombardia, spero si possa fare un'alleanza a sostegno di questo». Per il presidente della Provincia, Enrico Gasbarra, «questa iniziativa comune, senza colore politico, può evitare l'umiliazione di tutta un'area geografica. Cerchiamo di riportare un giusto equilibrio a questa manovra». Il problema dei finanziamenti agli enti locali è «un problema ben più ampio - osserva Publio Fiori - che andrebbe affrontato con tutte le Regioni». «Il comitato deve essere formato da un rappresentante per ogni forza politica - sostiene Bettini (Ds) - in costante rapporto con i vertici locali». Per Francesco D'Onofrio (Udc) «la vicenda ha assunto ormai il carattere di urgenza, evitiamo grandi assemblee e facciamo in modo che i partiti sentano la questione».

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