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Metà legislatura, 325 le leggi fatte

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Il 30 novembre saranno infatti passati esattamente due anni e mezzo dal 30 maggio 2001, quando si riunirono per la prima volta i senatori e i deputati eletti nelle elezioni politiche del 13 maggio. Da allora, le sedute nell'aula di palazzo Madama sono state 493, in quella di Montecitorio 393. Sono 325 le leggi definitivamente approvate, di cui 112 decreti legge, l'ultimo quello passato con il voto di fiducia mercoledì scorso legato alla prossima legge finanziaria. Globalmente le norme approvate vengono in 262 casi da proposte del governo, in 59 da iniziative parlamentari e nei restanti 4 da testi unificati dell'esecutivo e delle Camere. Le proposte di legge presentate finora sono state invece 2581 al Senato e 4510 alla Camera. Tra le leggi che il governo ha portato a casa, le due Finanziarie del 2001 e del 2002, la Tremonti-bis, la cosiddetta legge obiettivo, la riforma del diritto societario, tre comunitarie per il recepimento di direttive Ue, la legge Biagi, la Bossi-Fini sull'immigrazione, l'attuazione della riforma federalista varata la scorsa legislatura dall'Ulivo, la riforma della scuola. Norme che in alcuni casi devono tuttavia essere completate con le disposizione di attuazione. Occorre infine aggiungere 91 ratifiche di trattati internazionali, tra cui quello di Nizza, di Kyoto sui cambiamenti climatici e quello con la Svizzera contenente le norme sulle rogatorie. Entro la fine dell'anno, l'esecutivo conta di vedere approvate la prossima manovra economica, la riforma previdenziale e il ddl Gasparri per il riordino del sistema radiotelevisivo. Ancora ferme invece la nuova disciplina sull'articolo 18 dello statuto dei lavoratori e sugli ammortizzatori sociali, contenuta nel Patto per l'Italia che fu firmato con sindacati e imprenditori, nell'estate del 2002, e le norme sul conflitto di interessi.

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