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Cartolarizzazione per piccole strutture sanitarie

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Non avrebbe senso, ma ci sono stabili che risalgono a esempio all'ex Inam: ben venga se possono essere ceduti. A parte i piccoli ospedali, esistono una marea di ambulatori e di altre strutture che, anziché star lì a marcire potrebbero essere utilizzate meglio e in maniera più appropriata». Ad affermarlo è il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, secondo cui «nel riordino della rete, queste considerazioni vanno fatte. Anche per offrire - dichiara al Sole 24 Ore - più strumenti, e a condizioni più vantaggiose, alla medicina territoriale di gruppo che vogliamo incentivare con la prossima convenzione». Sirchia fa il punto anche sulle novità introdotte dalla manovra con il maxi-decreto: Agenzia del farmaco e tessera del cittadino. Quanto all'Agenzia del farmaco, afferma, «entro sei mesi spero che cominci a funzionare», ma del totonomine per presidenza e cda «sinceramente non ne abbiamo ancora ragionato. Adesso pensiamo all'impianto. Per le nomine ci sarà il modo e il tempo». «L'Agenzia del farmaco - spiega Sirchia - è una vera rivoluzione di cui s'è parlato poco. Oltre ai compiti già svolti dall'attuale direzione generale, si occuperà di alcuni aspetti che avranno un grande impatto per gli assistiti. Penso alla possibilità, che per primi abbiamo mutuato dagli Usa, di concedere una registrazione provvisoria di farmaci per malattie rare che non hanno altre possibilità di cura. In questa direzione va anche l'eliminazione delle regole che rallentano l'ingresso nel Prontuario dei farmaci innovativi». Quanto invece alla Tessera del cittadino, secondo il ministro servirà tempo perché vada a regime. Tuttavia, è uno strumento utile, perché «il problema che oggi ha il Ssn - spiega - è anche di saper valutare i bisogni della gente e di rapportarli agli standard internazionali. Oggi non abbiamo standard, ed è gravissimo. Non a caso ci stiamo lavorando fianco a fianco con le Regioni. Il vice ministro tedesco mi diceva l'altro giorno che anche in Germania capita che il malato vada dal medico per una prescrizione di esami, poi si ricovera e in ospedale ripete gli stessi esami. Ecco, con la tessera tutto ciò si potrà evitare».

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