«La diffusione delle foto segnaletiche è illecita»
«In relazione ad una indagine penale in corso a Roma in materia di stupefacenti e prostituzione - nota il Garante -, alcuni servizi giornalistici hanno diffuso, unitamente a legittime notizie di cronaca, foto segnaletiche ed altri dati relativi in particolare a conversazioni ed utenze telefoniche, in violazione della disciplina sui doveri d'ufficio di appartenenti alle forze dell'ordine, richiamati anche in atti generali dei relativi vertici, e in contrasto con la normativa sulla protezione dei dati e del diritto d'autore». «Il Garante per la protezione dei dati personali - sottolinea la nota - ricorda di aver già vietato in passato la diffusione di foto segnaletiche fuori dei casi consentiti dalla legge, con un provvedimento il cui rispetto è per alcuni profili sanzionato anche penalmente. L'Autorità sottolinea - conclude la nota - l'illiceità dei nuovi fatti e rende noto di aver avviato un nuovo procedimento per accertare i responsabili del trattamento illecito dei dati; si riserva inoltre di adottare i necessari provvedimenti d'urgenza e di denuncia all'autorità giudiziaria».