Finanziaria, si discute su enti locali e forze armate
All'interno di questa la maggioranza intende fare tutti i possibili aggiustamenti che sul decretone non si sono potuti operare perché è stato blindato col voto di fiducia. Il provvedimento è ora in commissione Bilancio della Camera: ieri è stato illustrato dal relatore Blasi (FI) e la discussione generale comincerà martedì per concludersi giovedì, giorno entro il quale scade anche il termine per presentare emendamenti. Blasi ha indicato gli argomenti sui quali si potrà agire per decidere correzioni: risorse per gli enti locali e le forze armate; riconsiderazione della polizza anti-sisma; eventuali correzioni al decretone. La discussione dovrebbe concentrarsi su 5 aree: patto di stabilità interno, spesa sanitaria, aree sottoutilizzate, forze dell'ordine, ricerca e sviluppo. Altro argomento da vagliare potrebbe essere il federalismo fiscale, caro alla Lega. In particolare sugli enti locali «si dovranno effettuare ulteriori verifiche - afferma Blasi - in modo da pervenire a soluzioni che siano considerate soddisfacenti, nel rispetto delle compatibilità finanziarie complessive». Un approfondimento si impone anche per le forze dell'ordine, «chiamate a far fronte ad uno scenario interno e internazionale che presenta forti rischi e che sollecita ad un impegno ancora più consistente». Ancora, agevolazioni fiscali per il settore agricolo, addizionale per l'imbarco dei passeggeri, norme per i lavoratori esposti all'amianto: saranno sottoposte a verifica. Il dibattito riguarderà anche il Mezzogiorno. L'impianto della manovra economica è stato difeso dal vice ministro dell'economia, Baldassarri, a margine del convegno su Franco Modigliani ieri a Milano. Dopo le nuove critiche giunte da Bankitalia, il viceministro ha sottolineato che «l'alternativa alle una tantum sono le stangate fiscali. A meno che non si voglia continuare ad alzare le tasse in modo permanente». Il vice ministro delle Attività produttive, Adolfo Urso, parlando a Varsavia, ha dal canto suo sottolineato che «gli ultimi dati indicano che siamo all'uscita dal tunnel» e che si può ritenere che «questa sarà l'ultima legge finanziaria d'emergenza». Intanto, prosegue la movibilitazione dei sindacati contro la riforma delle pensioni, fortemente connessa con la manovra economica. Il ministro Maroni ha detto martedì parlando in commissione al Senato chiederà un rapido iter per il provvedimento. La Cisl, avviando ieri la sua assemblea organizzativa a Roma, ha boccia la politica economica del governo, nella quale la «controriforma» pensionistica accende le critiche. Il sindacato si Pezzotta annuncia quindi che intende rilanciare un'ampia mobilitazione per bloccare il disegno governativo. Dal canto suo il leader della Cgil Epifani, parlando a Campobasso, ha confermato che i sindacati proseguiranno la loro azione di protesta contro la politica finanziaria e pensionistica del governo. D. T.