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di GIULIA CERASOLI «LA GUZZANTI ha offeso tutti, dagli ebrei ai cattolici, dal presidente ...

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È come se fosse passato in Tv un messaggio di Bin Laden. Costruito a tavolino per fare del male, altro che satira...» il consigliere Marcello Veneziani condanna senza alcun dubbio il «comizio» televisivo di Sabina Guzzanti che ieri ha incassato la querela «per diffamazione» di Mediaset, l'anatema della comunità ebraica offesa dalle frasi dell'attrice e la bocciatura del dg Cattaneo, nonostante i quasi due milioni di ascolto in terza serata. Tutto questo potrebbe costar caro al direttore di RaiTre Paolo Ruffini e al suo collaboratore Andrea Salerno. E il programma con tutta probabilità non andrà più in onda. Ieri fin dalla mattina in Rai si parlava della possibilità che Ruffini si potesse dimettere, anzi che fosse rimasto vittima di una guerra interna alla stessa sinistra, che avrebbe pensato bene di farlo fuori con questo colpo di genio. Cattaneo pare che lo abbia convinto a soprassedere. Ma l'annullamento del CdA di ieri pomeriggio, (aggiornato a domani mattina alle 9) e gli incontri frenetici fra i consiglieri non lasciano molto spazio all'immaginazione. Per quale motivo Ruffini è stato preso dai dubbi su «Raiot» solo all'ultimo momento? Perché non ha visionato per tempo la cassetta e chiesto un parere di Cattaneo? I consiglieri ieri hanno visionato la prima puntata di «Raiot». E sono trasaliti. Non doveva andare in onda. Hanno però rinviato la discussione, al fine di non alimentare polemiche nel giorno di lutto. Intanto però il dg ha chiesto una relazione completa a Ruffini. Ed è possibile che si arrivi ad uno stop per il programma. Nei confronti di Andrea Salerno si potrebbe prospettare una iniziativa da parte dell'azienda. In particolare, il dg avrebbe contestato a Ruffini la presenza, tra i collaboratori del giornalista Marco Travaglio, con il quale la Rai ha in piedi una procedimento giudiziario. «Non vogliamo che le polemiche Rai possano sovrapporsi al cordoglio nazionale», spiega Veneziani. «Per noi - aggiunge Giorgio Rumi - si è aperto un problema grave, la faccenda è pesantuccia. C'è Mediaset che ha annunciato un'azione legale». Mediaset infatti ha dato mandato ai propri legali di avviare azioni giudiziarie nei confronti della Rai e dei responsabili di Raiot e ha chiesto un risarcimento di parecchi milioni di euro anche per concorrenza sleale. Contro la trasmissione, inoltre, sarebbero arrivate in Rai molte telefonate di protesta da parte dei telespettatori. E proteste sarebbero state avanzate anche dagli inserzionisti. Nemmeno gli ebrei italiani hanno preso bene le affermazioni di Guzzanti che è tornata sul sondaggio di Eurobarometro - accusato di antisemitismo - che ha indicato Israele come il maggior pericolo per la pace. «L'antisemitismo trova oggi la giustificazione con l'antiisraelismo», ha commentato il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Amos Luzzatto. Che di «Raiot» si occupi la Vigilanza lo chiede il responsabile comunicazione di An Alessio Butti. È stato «del tutto inopportuno», pensa Davide Caparini (Lega). Mentre il comunista Marco Rizzo difende la Guzzanti e trova «inaccettabile» sparare a zero sulla satira.

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