Tfr, la rivalutazione ha reso più dei fondi
È questa una delle indicazioni contenute nella relazione predisposta dalla Covip, la commissione di vigilanza sui fondi pensione, aggiornata al 30 giugno scorso, che fa il punto sull'andamento di questo settore. La performance sempre dei fondi chiusi nell'ultimo anno preso in considerazione dalla commissione, cioè fra la fine di giugno del 2002 ed il 30 giugno scorso, corrisponde invece all'1,1% contro il 3,5% del trattamento di fine rapporto. Nel caso dei fondi aperti si ha invece sempre su base annua un rendimento generale negativo, -4,3%. Soltanto lo scenario relativo al primo semestre di quest'anno vede i fondi pensione prevalere, sia pure di misura, sul Tfr, con un rendimento generale del 2,3% per i fondi chiusi e del 2,0% per quelli aperti, contro l'1,7% derivante dalla rivalutazione del Tfr. Va aggiunto che, dati alla mano, i fondi pensione negoziali in particolare in tutti i periodi presi in esame dalla Covip hanno fatto peggio anche del relativo benchmark, cioè il parametro di riferimento cui commisurare la performance. Nell'arco di tre anni e mezzo, dal 31 dicembre '99 al 30 giugno scorso, infatti, il rendimento dei fondi è stato pari all'1,7% contro il 2,8% del benchmark, mentre quello relativo all'ultimo anno considerato dal rapporto della Covip (dal 30 giugno 2002 al 30 giugno 2003) corrisponde al 2,3%, contro il 2,7% del benchmark. La relazione della Covip fa inoltre il punto aggiornato sull'«universo» dei fondi pensione di nuova istituzione in Italia, che secondo dati aggiornati allo scorso agosto sono 139, di cui 43 negoziali e 96 aperti. Questi fondi vanno a aggiungersi ai 554 fondi già esistenti, per complessivi 2.053.754 iscritti, che diventano 2.497.736 tenendo conto anche delle polizze individuali pensionistiche. Quanto alle risorse, alla data del giugno scorso ammontavano complessivamente a 34,755 miliardi di euro (+18,4% sempre nell'ultimo anno considerato per i soli fondi di nuova istituzione).