Fassino: «Uniti per batterli» Si discute sul gruppo unito
Entro gennaio ci sarà poi una Convenzione nazionale ed in quella sede saranno presentati il simbolo, il nome della lista unitaria e la piattaforma programmatica. Con la decisione che abbiamo assunto, ha annunciato Piero Fassino, vogliamo permettere al centrosinistra di presentarsi agli italiani «come una credibile alternativa di governo». Ma nella coalizione di centrosinistra permangono dubbi e preoccupazioni. E Fassino assicura che tutti i problemi saranno superati. Con i Verdi, il Pdci e l'Udeur (che alle elezioni si presenteranno con liste autonome e con i propri simboli), ha spiegato, è stato deciso che le diverse liste avranno tutte un riferimento all'Ulivo. Il segretario dei Ds ha tranquillizzato anche la minoranza del suo partito contraria alla lista unitaria. La strada che abbiamo imboccato, ha affermato, non porterà affatto al partito unico riformista ma costituirà il primo passo per costruire, dopo il necessario passaggio congressuale, «un soggetto politico federato che rappresenti in Italia il perno dell'alleanza di centrosinistra». Fassino ha voluto rassicurare anche la Margherita escludendo che nel suo partito ci sia un desiderio di «assimilazione e di omologazione». L'Ulivo svilupperà intanto delle iniziative parallele con Rifondazione Comunista e con l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro per rendere più efficace, ha affermato Fassino, la battaglia dell'opposizione contro il governo Berlusconi, soprattutto sulla legge finanziaria ed in vista delle prossime elezioni amministrative. Per il dopo elezioni europee Fassino ha detto anche che bisogna creare le condizioni per costituire un gruppo parlamentare europeo in cui ci siano tutti i parlamentari socialisti e socialdemocratici e quelli eletti nella lista unitaria che non appartengono ai Ds e allo Sdi. Anche per l'ex presidente del consiglio Giuliano Amato è necessario creare un gruppo parlamentare unico che porti il Pse a «ribattezzarsi come Gruppo dei Socialisti e dei Riformisti europei». Il lader dello Sdi Enrico Boselli il giorno dopo l'assemblea dei suo partito ha espresso piena soddisfazione per il sì alla lista unitaria con Ds e Margherita. È il primo passo, ha commentato, verso la realizzazione di un grande partito riformista in Italia. Ma a decidere, ha aggiunto, saranno gli elettori «e non gli stati maggiori dei nostri partiti».