Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Rutelli: senza Margherita l'Ulivo non vincerebbe

default_image

  • a
  • a
  • a

«Senza la Margherita - ha detto Rutelli nella replica finale - non sarebbe possibile una lista unitaria, l'Ulivo non vincerebbe e anche Prodi sarebbe più solo. Siamo sulla strada giusta e penso che continueremo». «Con la nascita della Margherita, la leadership di Prodi, l'asse - ha detto ancora - si è spostato più verso il centro». «Abbiamo costruito un partito su basi innovative. Dobbiamo far rinascere i circoli che abbiamo trascurato. Non si immagini - ha aggiunto - che si guarda alla crescita delle adesioni sul territorio come un problema». Frase questa diretta a Franco Marini, fra i maggiori rappresentanti della componente proveniente dal Ppi, il quale in un intervento applauditissimo aveva ricordato il grande impegno profuso nell'organizzare un «partito vero» fatto non solo di parole ma anche di adesioni reali e di tessere. L'assemblea della Margherita ieri è stata vivacizzata proprio dall'intervento dell'ex leader del Ppi, il quale ha affrontato senza esitazioni il tema della costituzione di un gruppo unico al Parlamento europeo, come conseguenza della creazione di una lista unitaria per le elezioni. Non farlo, ha detto Marini, sarebbe un atto di disonestà verso gli elettori, e «non ci preoccupiamo - ha aggiunto - di far diventare tristi i nostri interlocutori, la partita è aperta, dipende solo da noi». Marini, responsabile organizzativo del partito, ha parlato per oltre mezz'ora interrotto più volte dagli applausi e non risparmia affondi a tutti sia dentro che fuori la Margherita. «I nostri capi - dice - mi sembrano preoccupati di fare male al re. Ma diamoglielo questo dolore se serve a far camminare le cose», scandisce Marini. Dunque i Ds e i socialisti «restino pure nel Pse, ma il gruppo deve essere comune per aprire una nuova dialettica in Europa». L'ex leader dei Popolari ha criticato la mancanza di un profilo preciso della Margherita e ha replicato a una battuta di Rutelli sulle tessere: «Le tessere si possono fermare se si vuole e le idee possono camminare se ci sono. Ma se non ci sono, non camminano. Bisogna fare uno sforzo ulteriore di idee per avere visibilità, un'obbiettivo che non abbiamo raggiunto fin qui». Fra gli interventi di ieri, quello di Castagnetti il quale ha rivolto un appello a Udeur, Pdci e Verdi, affinché aderiscano alla lista unitaria per le europee. E il leader dell'Udeur Mastella dal canto suo ha risposto così: «Dopo l'omaggio politico-floreale di questi giorni a tutto l'orto botanico del centrosinistra (Margherita, Quercia, Garofano e una puntina di edera) ci auguriamo che Romano Prodi si ricordi anche della iniziativa, difficile ma importante, che assieme a Mino Martinazzoli avvieremo sabato 22 novembre a Roma per la ricostruzione di un centro forte, determinante per il successo politico della coalizione di centrosinistra».

Dai blog