Ds, Margherita e Sdi varano il «listino» Udeur, Pdci e Verdi non ci stanno ma restano con l'Ulivo. Di Pietro fuori
La formazione, se politicamente è molto meno dell'intero schieramento delle sinistre, tuttavia, dato che contiene, insieme allo Sdi, i «big» Ds e Margherita è numericamente gran parte della coalizione. I tre partiti hanno quindi dato vita ieri alle loro assemblee per deliberare appunto di fare la lista comune. Quanto a Udeur, Pdci e Verdi restano separati, ma «in casa» perché comunque per l'eurovoto saranno sotto l'egida dell'Ulivo. Fuori del tutto resterebbe l'Italia dei Valori di Di Pietro: Ds e Margherita sembrano non gradirne la presenza e il leader dello Sdi Boselli ieri a Napoli alla convenzione del partito ha detto che l'ex pm nell'alleanza significherebbe i socialisti fuori e ha ottenuto la standing ovation dalla platea. Fassino, nella sua relazione all'assemblea congressuale dei Ds a Roma, ha sottolineato che «la novità è che questa volta non siamo soli. L'obiettivo è l'unità. Assieme a noi altre forze condividono la nostra stessa volontà di unire quelle culture riformiste che hanno radici antiche che a lungo si sono cercate e che oggi finalmente si incontrano per costruire un progetto comune». Per Fassino, la presentazione alle europee della lista unitaria vuole essere «il primo passo nella direzione di una riorganizzazione del campo del centrosinistra» per «un'alleanza di centrosinistra plurima e larga nei suoi progetti, dal centro moderato al Prc, ma guidata da un soggetto politico riformista di grande scala che ne costituisca l'elemento motore». Anche Rutelli è convinto: la lista unitaria Ds-Margherita-Sdi può essere in grado di «sconfiggere Forza Italia e vincere alle elezioni europee», dice ieri all'assise di Bologna. In una lunga relazione, interrotta da 46 applausi, l'ex sindaco di Roma traccia il cammino della nuova aggregazione. E tiene a dire che «le porte non sono aperte, ma spalancate»: una mano tesa evidentemente anche ad Antonio Di Pietro, che è presente in sala. «Il tempo non è affatto scaduto, anzi, comincia ora. Il percorso - afferma Rutelli - non si esaurirà domani, né con le elezioni europee». Tuttavia restano ancora da risolvere i dubbi di molti sia nella Margherita che nella Quercia. Tanto che sul dopo elezioni, Rutelli spiega che «vogliamo costruire un gruppo nuovo e unitario nel Parlamento di Strasburgo, è la conseguenza - assicura - della lista unitaria». Quanto ai Ds inquieti, proprio ieri «Socialismo 2000», corrente interna ai Ds, e «Sinistra Ds-14 luglio» hanno deciso di dare vita a una nuova area politica della sinistra, «al fine - si legge in una nota - di far valere le ragioni e gli ideali della sinistra e del socialismo». L'iniziativa, appoggiata da una decina di parlamentari, tra cui il leader di Socialismo 2000, Cesare Salvi, è stata presentata in una conferenza stampa a margine dell'assemblea congressuale dei Ds.