BRUXELLES — «Qui lavoro a tempo pieno e non c'è spazio per le distrazioni», inoltre «il mio documento ...
Il presidente della Commissione europea Romano Prodi si limita a queste due puntualizzazioni dopo le reazioni suscitate in Italia ed in alcuni gruppi dell'Europarlamento dal suo manifesto per i partiti dell'Ulivo in vista delle prossime elezioni europee. E fa capire che non prende neppure in considerazione le richieste di dimissioni avanzate da alcuni degli avversari politici. «Nessuno può pensare che non dedichi il cento per cento della mia attività alla Commissione. Qui siamo a un livello di lavoro impressionante e quindi il problema delle distrazioni non si pone». Alla richiesta di commentare le dichiarazioni fatte dal capogruppo del Partito popolare europeo Hans-Gert Poettering il quale, ha ieri definito «inaccettabile, scorretta e irresponsabile» l'iniziativa del manifesto, Prodi replica: «Poettering ha onestamente detto che non ha ancora letto il documento. Quando lo leggerà dovrà dire «ma veramente questa è anche la mia visione dell'Europa». Alla domanda di una valutazione più specifica delle reazioni al contenuto del manifesto, Prodi prima dice di essere contento dei titoli dei giornali non avendo avuto, fino a quel momento, il tempo di leggere i resoconti. Poi precisa: «Non ho comunque paura dell'accoglienza al documento. Sono riflessioni sull'Europa e non fanno accenno alla politica nazionale». È un testo, sostiene ancora, nel quale «non c'è nulla che possa creare confusione o equivoco». Il presidente della Commissione chiude con un breve accenno polemico. «Naturalmente - dice a proposito dei contenuti del manifesto - non saranno condivisi da chi non vede un grande futuro per l'Europa o da chi ritiene che l'Europa debba avere una piccola parte nella storia del mondo». In serata scende in campo il portavoce di Prodi, Marco Vignudelli per alcune puntualizzazioni. «Non solo è legittimo, ma è anche doveroso - dice - che il presidente della Commissione illustri la sua visione politica europea, così come hanno fatto alcuni suoi predecessori, persino a congressi di partito». All'Europarlamento, al quale Prodi già nella seduta di martedì prossimo dovrà fornire chiarimenti sul manifesto, esponenti dei partiti legati all'Ulivo fanno rilevare che il documento è tratto essenzialmente da discorsi fatti dal presidente della Commissione in varie sedi istituzionali e che si tratta di temi «già posti al dibattito ed alla riflessione comune sia in Europa, sia a livello nazionale».