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Un alto commissario contro la corruzione

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Sono queste alcune delle decisioni prese dal Consiglio dei Ministri nella riunione di ieri. Il governo, su proposta del ministro della Funzione Pubblica Luigi Mazzella, ha approvato il «Regolamento sulla composizione e le funzioni dell'Alto Commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito nella pubblica amministrazione», in attuazione di quanto previsto dalle disposizioni in materia di pubblica amministrazione (art.1 della legge n.3/2003). Il Commissario - secondo quanto prevede il provvedimento approvato dall'esecutivo - sarà alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri e verrà scelto tra magistrati ordinari, amministrativi e contabili e tra dirigenti di prima fascia dell'amministrazione statale. Potrà svolgere ispezioni, verifiche e indagini di propria iniziativa o su richiesta delle amministrazioni, può utilizzare gli uffici e gli organi ispettivi delle amministrazioni pubbliche, ma può anche fare ricorso a esperti e consulenti esterni. Inoltre, al Commissario viene assicurata la possibilità di accesso ai documenti della pubblica amministrazione, con il limite dei documenti coperti da segreto di Stato, e alle banche dati pubbliche. Le Amministrazioni che si rifiuteranno di fornire alla nuova struttura le informazioni necessarie potranno essere considerate responsabili di rifiuto di atti d'ufficio. «Il provvedimento approvato - ha detto il ministro Mazzella - segna un punto importante nella prevenzione e lotta alla corruzione nel settore pubblico e accrescerà senz'altro la fiducia dei cittadini nei confronti delle pubbliche amministrazioni». Il problema della corruzione - ha aggiunto il Ministro - «è molto sentito anche in Messico, come ho avuto modo di verificare in occasione dell'incontro con il mio omologo messicano Eduardo Romero Ramos la settimana scorsa, in occasione del Global Forum. Durante il nostro incontro il ministro Romero Ramos, il cui dicastero è fortemente impegnato sul fronte della lotta alla corruzione, ha manifestato grande interesse per questo nostro provvedimento». Trasparenza. Via libera dal consiglio dei ministri anche a un decreto legislativo inteso ad assicurare la trasparenza delle relazioni finanziarie fra poteri pubblici sovvenzionatori e imprese pubbliche, contrastando l'eventuale abuso di posizioni dominanti e aiuti non consentiti. Lo schema di decreto, su proposta dei ministri delle Politiche Comunitarie Rocco Buttiglione e dell'Economia Giulio Tremonti, risponde all'esigenza di «consentire un corretto svolgimento della concorrenza nel rispetto delle regole di mercato, contrastando abusi di posizioni dominanti e aiuti non consentiti». Punto nodale del provvedimento, l'obbligo della documentazione delle assegnazioni finanziarie e della loro effettiva utilizzazione. Pensioni. Il ministro dell'Economia ha controfirmato il decreto di nomina del nuovo Nucleo di valutazione della spesa previdenziale, composto da 13 membri, alla cui presidenza è stato confermato Rocco Colicchio. Lo ha annunciato il ministro del Welfare Roberto Maroni.

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