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Ludmilla stregata dall'arte e dalla cucina italiana

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I due coniugi hanno soggiornato nella suite reale di uno dei più lussuosi alberghi d'Europa, l'Hotel Excelsior di via Veneto, per l'occasione trasformato in una piccola base militare, perché circondato da una cortina di ferro e sorvegliato a vista, 24 ore su 24, dai servizi di sicurezza russa, da carabinieri e forze dell'ordine. Ludmilla e Vladimir Putin hanno scelto la suite villa La Cupola, la più prestigiosa d'Europa, la preferita del sultano del Brunei. La cucina scelta dai coniugi Putin è decisa direttamente dal medico personale di Vladimir. Ludmilla aveva espresso fin dall'inizio il desiderio di girare liberamente per il centro di Roma, ma è stata invece precettata dal marito, che ha dovuto seguire nelle visite ufficiali. Almeno fino a quando, con la scusa del vertice Russia-Ue a Villa Madama, Ludmilla è riuscita a fuggire a Firenze, a bordo di una Bmw blindata con i vetri oscurati, per una visita lampo, finalmente da sola, alla Galleria degli Uffizi. La first lady si è intrattenuta oltre mezz'ora all'interno del museo, osservando con competenza le opere d'arte. Ha apprezzato particolarmente, riferiscono i suoi accompagnatori, oltre alle opere dei tre maestri, l'opera del Ghirlandaio, ed è rimasta molto incuriosita dai racconti e dalle storie di artisti come Andrea Del Sarto e Pontormo. Ludmilla non sembra troppo apprezzata dalla stampa italiana, che ne nota lo sguardo gelido, il look a volte serioso da anti-prerestrojka, a volte, come martedì mattina da Ciampi, inopportuno. La first lady, per la visita alla Madonna Litta di Leonardo, aveva indossato infatti una gonna con doppio spacco davanti e dietro, inadatto peraltro al suo fisico un po' rotondo. La signora del Cremino, invece, sembra apprezzare non tanto gli italiani quanto la nostra cucina. Soddisfatta della cena a Palazzo Chigi con i coniugi Silvio Berlusconi-Veronica Lario, non è mancata all'appuntamento di martedì sera al Quirinale. Ciampi e la moglie Franca hanno fatto preparare un menu speciale che Ludmilla ha dichiarato di aver gradito molto. Per cominciare, crespelle ai funghi, poi rombo al forno, mazzancolle con contorno di patate fondenti, finocchi al parmigiano e carciofi alla romana. Da bere, vini delle migliori qualità, dal Fiano di Avellino dei Feudi di San Gregorio a un Passito di Pantelleria Coste di Mueggen '99. E, per concludere la cena, un dolce alle castagne che Ludmilla ha trovato «favoloso».

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