«Sbagliato imitare gli Usa col Mit»
Così il presidente di Confindustria, Antonio D'Amato, ieri a Napoli al convegno «Orientagiovani» organizzato dagli industriali partenopei, ha attaccato la istituzione di un «Mit» sul modello bostoniano prevista nel decreto che accompagna la finanziaria. «Abbiamo alcuni pezzi di eccellenza del sistema universitario italiano - ha detto D'Amato - abbiamo bisogno di concentrare le risorse laddove queste eccellenze ci sono. Il Mit, se parliamo del riferimento a quello che è negli Usa, è una struttura che affonda le radici in una storia, in una qualità di investimenti, in una tradizione straordinaria che non si replica, né con i pochi milioni di euro che abbiamo a disposizione, né nel tempo che abbiamo immaginato. Ed allora nel frattempo, valorizziamo quello che abbiamo e cerchiamo di valorizzare soprattutto le risorse su progetti che possono aumentare la capacità di fare ricerca». «Dobbiamo investire di più sull'Università, sulle scuole e sulla ricerca», ha insistito D'Amato, sottolineando l'esigenza di far rientrare i «cervelli» espatriati. Il presidente di Confindustria ha poi posto l'accento sulla necessità dell'orientamento per i giovani che escono dal mondo della scuola, sottolineando che l'organizzazione degli imprenditori ha fatto molto su questo tema nel corso di questi anni «e sta cercando di aumentare in maniera significativa il numero delle scuole coinvolte in questo programma di qualità e sta aprendo le porte delle aziende ai giovani per fare stage, e per fare formazione». D'Amato, a margine del convegno, ha poi dichiarato che «per combattere il fenomeno della speculazione, nel settore del commercio, occorrono riforme che sono state interrotte a metà», mentre invece si «potrebbe rendere più trasparente e competitivo il prezzo di distribuzione che va dal produttore al consumatore». Ancora, il presidente della Confindustria ha chiesto che sia completata la riforma «relativa alla liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici locali. Anche per le tariffe e i prezzi di molti servizi erogati in condizioni di monopolio dalle municipalizzate - ha detto - c'è un rapporto prezzo-qualità assolutamente squilibrato». Al convegno ha partecipato, con un messaggio in videoconferenza, anche il ministro dell'istruzione Moratti. Durante il suo intervento qualche fischio è partito dagli studenti e dai giovani presenti. Il moderatore del convegno, Michele Mirabella ha duramente stigmatizzato l'accaduto, spiegando che era «vile» esprimere «in questo modo le opinioni, senza possibilità di dibattito». D'Amato dal canto suoi ha detto dal palco: «Avete fischiato la Moratti; la riforma può piacere o non piacere, ma è una riforma che a noi convince molto perché apre il rapporto scuola e lavoro».