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L'occupazione è salita nel 2002 ma con un trend in rallentamento

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Un anno «al rallentatore», come è descritto nel Rapporto del Cnel sul mercato del lavoro, presentato ieri. La crescita dell'occupazione ha superato quella del Pil. Un andamento che elimina il timore dallo «sviluppo senza posti» ma, avverte il Cnel, «evoca problemi strutturali e rischi di declino: le performance del mercato del lavoro, infatti, non bastano a risolvere i nodi dell'economia». Nonostante «il rallentamento economico, le crisi aziendali e le tensioni sociali», sottolinea il Cnel, nel 2002 gli occupati sono aumentati di 315.000 unità, arrivando a un totale di 21.829.000, contro i 21.500.000 del 2001. Nel 2002, l'incremento è stato dunque dell'1,5%, contro il 2,1% del 2001. L'occupazione , quindi, è cresciuta più della popolazione. Al tempo stesso, i disoccupati sono diminuiti di 104.000 unità, con un calo del 4,6%, scendendo a 2.163.000, il livello minimo toccato dal 1992. L'incremento maggiore è stato quello degli occupati dipendenti, che nel 2002 sono risultati 333.000 in più, mentre gli indipendenti sono stati 18.000 in meno. L'agricoltura ha perso 30.000 posti (-2,7%), l'industria ne ha guadagnati 91.000 (+1,3%) e i servizi ben 254.000 (+1,9%).

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