I tecnici della Camera criticano il decretone Non indica la copertura di parti importanti
Anche stavolta non ha smentito se stesso. Secondo i tecnici di Montecitorio, infatti, l'impostazione del decreto collegato alla manovra 2004 comporta, alcuni «profili problematici», compresa l'assenza di copertura finanziaria per alcune norme. «Alcune disposizioni - rilevano i tecnici - utilizzano espressamente, per la copertura degli oneri correnti, maggiori entrate in conto capitale, determinando un peggioramento del risparmio pubblico a legislazione vigente, in deroga alla vigente disciplina contabile». A questo proposito i tecnici riportano l'esempio delle norme sulla copertura dei canoni di locazione di pubblici uffici a valere sulle maggiori entrate derivanti da dismissioni immobiliari. Molte disposizioni non recano espressa autorizzazione di spesa e una corrispondente copertura finanziaria. Fra queste, i tecnici indicano la la Tecno-Tremonti; le agevolazioni fiscali per le aziende che si quotano; la proroga delle agevolazioni Iva per le ristrutturazioni edilizie; le agevolazioni per le accise sul gas metano; la riformulazione della norma sull'amianto che esonera i lavoratori ai quali sono stati riconosciuti i benefici pensionistici in base a sentenze giudiziarie, dall'obbligo di restituzione all'ente previdenziale delle somme percepite indebitamente. Per il concordato preventivo, i tecnici sostengono che la relazione tecnica si limita a riassumere i passaggi metodologici della quantificazione »risultando carente delle indicazioni di carattere numerico, necessarie ai fini di una puntuale verifica». Inoltre, «le percentuali di adesione al concordato utilizzate non risultano suffragate da elementi oggettivi che ne giustifichi l'adozione». Chiarimenti vengono poi chiesti sui risparmi previsti dalla trasformazione in Spa della Cassa depositi e prestiti. D. T.