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Sondaggio choc, la lista dei Paesi canaglia preparata a Bruxelles. Il professore protesta solo per i risultati

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«Sorpreso e indignato dell'accaduto» spiega il presidente del Consiglio ha fatto presente a Sharon quanto sia «fuorviante» la domanda che elenca Israele tra i paesi che rappresentano una minaccia per la pace. «L'Europa - assicura - è fortemente impegnata nell'avanzamento della "road map" per la pace in Medio Oriente». Berlusconi ha poi espresso il rammarico del governo italiano per il «segnale distorto» emerso dal sondaggio di opinione al rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, in un colloquio telefonico. Non un caso. In Italia i risultati sono completamente diversi dal resto d'Europa. Ai 500 cittadini di ognuno dei paesi dell'Unione infatti è stata sottoposta una lista di 14 nazioni, chiedendo di indicare quali di esse rappresentino una minaccia mondiale. C'erano Corea del Nord, Iran, Pakistan, Afghanistan, così come Siria, Libia, Arabia Saudita e Somalia. Ma anche Cina, Russia, India, Stati Uniti. E Israele. Non c'era invece l'Autorità Palestinese. Perché, hanno spiegato ieri i tecnici di Eurobarometer, non è espressione di uno stato. I risultati sono stati questi: il 59% del campione ha indicato Israele come una minaccia; Corea del Nord, Iran e Usa si sono fermati poco al di sotto, 53%; l'Afghanistan ha raccolto un equanime 50%, il Pakistan il 48. L'Italia, comunque, risulta all'ultimo posto: solo il 48% di sì sulla pericolosità di Israele. E in Italia Casa delle libertà e opposizione, deplorano il quesito posto. Ma il centrodestra però c'è chi tende ad attribuirne almeno la «responsabilità morale al presidente della Commissione Ue Romano Prodi. Secondo il leader dei Ds Piero Fassino il sondaggio è un «brutto episodio» anche perché si possono fare critiche ai vertici dello stato di Israele, ma non a un intero popolo. La pensa così Fausto Bertinotti per il quale non si può attaccare così nessun Paese, ma casomai il suo governo. «Una domanda equivoca, un risultato nocivo», dice il leader della Margherita Francesco Rutelli. Ma Pierluigi Castagnetti (anche lui Margherita) invita: «Chiediamoci perché permangono quelle riserve e valutazioni che non aiutano i processi di pace». Restano troppi interrogativi. Il sondaggio è stato finito il 16 ottobre, il 26 ottobre era pronto, è stato tenuto nascosto come rivela Il Velino. E Marco Salamon (Doxa, che ha curato la parte italiana dell'indagine) conferma: «La lista è ragionevole ma non è nostra, c'è stata consegnata dal committente, cioè la Commissione Europea». Il cui presidente, Prodi, prende le distanze dal risultato del sondaggio ma non dà nessuna spiegazione sulla domanda. «Sono molto preoccupato», ha dichiarato condannando «senza esitazione» i dati che dimostrano «la sopravvivenza di un pregiudizio»: «Il sondaggio evidenzia segnali che tutti insieme dobbiamo meditare a fondo per trovare le risposte più adeguate», ha aggiunto Prodi. Ma il presidente ha anche voluto sottolineare che «come già noto ufficialmente, Eurobarometro non riflette nè il pensiero, nè la politica della Commissione». F. D. O.

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