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Più risorse a favore della famiglia

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«Sappiamo bene che la famiglia è il soggetto principale nell'intervento per garantire livelli maggiori di inclusione sociale, quindi anche sul terreno della disabilità e della non-autosufficienza» - ha detto Maroni intervenendo a Varese a un convegno promosso dalla Commissione europea in occasione dell'anno europeo dei disabili. «Nella delega previdenziale abbiamo previsto, e di questo si parla poco, un intervento di carattere previdenziale per quei lavoratori o quelle lavoratrici che decideranno di ridurre la prestazione lavorativa, da contratto a tempo pieno a contratto part time, per seguire un familiare disabile o non autosufficiente: è un sacrificio che ha un alto valore sociale ed è giusto che lo stato riconosca a questa persona i contributi figurativi, come se avesse lavorato, per avere la pensione piena». Sulla sussidiarietà Maroni ha ricordato che al governo centrale spetta un ruolo di coordinamento dei livelli essenziali di intervento e di erogatore di risorse, lasciando a regioni, province, comuni, privato sociale, volontariato, il compito di provvedere a erogare i servizi.

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