Il braccio di ferro si sposta sulla Finanziaria

Il provvedimento, che costituisce gran parte della manovra economica 2004 perché dovrebbe assicurare oltre 13,6 dei 16 miliardi necessari, va ora all'esame della Camera; qui non si esclude si debba di nuovo ricorrere alla fiducia data la ristrettezza dei tempi. Le tensioni nella maggioranza, superate così di forza, non si sono però tutte risolte. Parte dei problemi rimasti gravano ora sulla Finanziaria vera e propria, che è, sempre al Senato, all'esame della commissione Bilancio che dovrebbe licenziarla per l'aula martedì 4 novembre. Un vertice apposito della Cdl si terrà lunedì. Dalla Cina, dove si torva in visita, Berlusconi ha commentato positivamente il voto di ieri a Palazzo Madama: «La nostra coalizione ha sempre dato prova di grande compattezza. Peccato che poi, per cose marginali, l'immagine di compattezza — ha detto — può essere messa in discussione». Sono An e Udc che pongono questioni da risolvere. Il sen. Ivo Tarolli (Udc) già relatore del decretone, dichiara che nel prossimo vertice bisogna dirimere nodi su ricerca e università, enti locali, famiglia con ipotesi di sostegno anche per chi ha figli in età scolare, contratti. Per la famiglia «bisogna declinare le risorse che erano state già stanziate, 230 milioni che restano dopo il bonus figli» e sugli enti locali Fini ha assunto impegni con l'Anci e il vertice della Cdl dovrà decidere come dare seguito. Proprio in vista dell'incontro previsto è stato accantonato un emendamento del senatore Giuseppe Valditara (An) che proponeva un aumento delle accise sui tabacchi e del prezzo dei superalcolici per reperire risorse per la ricerca: 300 milioni di euro da trovare con un aumento del prezzo delle sigarette di 8-10 centesimi a pacchetto (gettito previsto: 250 milioni) e di circa del 4% a bottiglia del prezzo dei superalcolici (per 40 milioni di gettito). I senatori Eufemi (Udc) e Salerno (An) affermano in una nota congiunta che «occorre lavorare sulla legge Finanziaria affinché si possa completare la manovra dando risposte concrete, condivise e convincenti alle attese dei cittadini». Il decretone di accompagnamento alla Finanziaria approvato ieri al Senato recepisce anche il maxi-emendamento. Fra le soluzioni adottate, governance e statuto della nuova Cassa depositi e prestiti Spa affidati a un Dpcm, condono più stretto ma con gettito sostanzialmente salvo (si perderebbero solo 480 milioni), concordato al 16 marzo insieme al «prorogato» condono fiscale, tecno-Tremonti anche per i consorzi di pmi ma chiusa al digitale. La vendita di beni di valore potrà aver luogo se la sovrintendenza dichiarerà che non c'è un interesse di tipo artistico e culturale. Ma vale il silenzio-assenso (introdotto col maxi-emendamento): dopo 120 giorni di non risposta dalla sovrintendenza si avrà un via libera alla cessione. Saranno inoltre venduti i 4.500 alloggi non di servizio della Difesa, gli immobili dei Monopoli di Stato e i terreni. Con il concordato preventivo, valido per il biennio 2003-2004 imprese e professionisti potranno definire in anticipo le tasse sulla base dei ricavi del 2001 maggiorati del 9% per il primo periodo d'imposta e del 4,5% del secondo. Portato al 16 marzo 2004 il termine per aderire. Per Roma, il maxi-emendamento al decretone ha portato 15 milioni di euro per investimenti nel trasporto pubblico locale. Confermato anche il bonus di 1000 euro per i nuovi nati dal secondo figlio compreso in poi.