Rai, attacco politico a Mimun per vendicare Morri
La battaglia di una parte della redazione del Tg1, ammiraglia dell'informazione del servizio pubblico presa ad esempio da tutti i notiziari nazionali, contro il direttore Clemente Mimun, reo solo di aver ottenuto ottimi ascolti e di aver recuperato terreno dopo il sorpasso del Tg5, è vista dai vertici (esclusa Lucia Annunziata) come una guerra esclusivamente «di parte». È pur vero che Mimun è un direttore con una caratterino niente male, ma il CdA ritiene tutte le valutazioni date dal Cdr del Tg1 sulle prese di posizione del direttore, sugli eventuali avvicendamenti alla conduzione e sui criteri delle assunzioni, solo espressioni di un unico vero movente: la sinistra vuol fare pagare a Mimun la querela al responsabile informazione del Ds Morri. Quel violento documento firmato dai tre sindacalisti del Tg1, infatti, viene considerato solo l'ultimo degli attacchi che da mesi e mesi l'opposizione sferra contro il direttore del Tg1, già convocato anche dalla Vigilanza. La questione ora è spostata a lunedì prossimo perché Mimun è stato convocato insieme al Cdr della testata da Cattaneo per un confronto. «La redazione del Tg1 -si legge in una nota del Cdr, che ieri ha incontrato il capo del personale, Gianfranco Comanducci- dopo un dibattito franco e leale ha deciso di ripartire per il prossimo decisivo confronto con l'azienda e con il direttore dal documento votato all'unanimità nella assemblea del 6 ottobre. L'assemblea dà mandato al Cdr di convocare una nuova assemblea dopo l'incontro di lunedì prossimo per riferire e proseguire il dialogo con la stessa passione per il nostro telegiornale e il servizio pubblico». Ieri il CdA si è quindi riunito dopo una settimana di polemiche e di scontri fra Annunziata e Cattaneo (la presidente aveva minacciato di non convocare il CdA, ma poi è tornata sui suoi passi), ma è rimasto soddisfatto dai conti aziendali. Il consiglio di amministrazione ha infatti «preso atto favorevolmente» degli ultimi dati, positivi rispetto alle previsioni che erano assai più nere per questa fine anno. Gli ascolti delle tv di stato si sarebbero risollevati rispetto alle catastrofiche previsioni dei primi mesi di quest'anno grazie alle serate di grande fiction (Madre Teresa e Rocca) e ad altri programmi graditi dal pubblico, come ad esempio l'Isola dei famosi. Il Cda, ieri, ha approvato la proposta di acquisto di Teletime, un'emittente locale piemontese, per ampliare le frequenze per il digitale terrestre. L'azienda aveva già superato, con gli acquisti di frequenze decisi giovedì scorso, la percentuale di oltre il 50% di copertura della popolazione prevista dal contratto di servizio come obbligo per il 31 dicembre del 2003. Sono stati anche ascoltati Giancarlo Leone e Benito Benassi per il primo rapporto sulla qualità dell'offerta televisiva elaborato dall'apposita commissione. Approvato l'accordo con la società Toroc che organizza le olimpiadi invernali di Torino 2006 e il contratto per la terza serie di Sospetti. Giu.Cer