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«Prodi non poteva non sapere»

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A dirlo è Giuseppe Consolo, capogruppo di An in commissione Telekom Serbia, intervenuto ieri al convegno organizzato dal coordinamento regionale di An del Lazio. Consolo ha evidenziato come «grazie alla documentazione della commissione si è arrivati ad arresti, incriminazioni quanto la magistratura torinese era sul punto di archiviare». Ad avviso dell'esponente di An è sbagliato definire «giallo» l'affaire Telekom Serbia perchè «già dalle prime pagine si capisce chi è l'assassino». Quindi il riferimento all'allora presidente del Consiglio. «Romano Prodi - ha sottolineato in proposito Consolo - è responsabile della vicenda, nel senso che sapeva. E se realmente non sapeva è ancora più responsabile». A questo punto, ha proseguito Consolo, è indispensabile ristabilire la verità perchè «con un trasformismo degno della miglior controinformazione alcuni media hanno insinuato che l'operazione Telekom Serbia è una storia. Ma non è così». Dopo le polemiche, gli avvisi di garanzia e le supposte rivelazioni, una commissione di giornalisti europei verrà per indagare sulla libertà di informazione in Italia, proprio in riferimento a Telekom Serbia. Questo a cause delle «tante stranezze» della vicenda Telekom Serbia. L'assenza delle risposte politiche infatti è stata grande, assordante. Che fine hanno fatto ad esempio i girotondi? L'interrogativo è stato posto da Roberta Angelilli, coordinatrice regionale di An del Lazio. «Dove sono i grandi moralizzatori della politica italiana?», si è chiesto il deputato europeo indicando tre sedie vuote in prima fila. «Sono riservate a Nanni Moretti, a Pancho Pardi e a Francesco Saverio Borrelli. Che fine hanno fatto? Questa è una questione che riguarda tutti i cittadini e quindi è necessario dare una risposta». La Angelilli ha evidenziato la necessità «di fare luce sul denaro pubblico sperperato. Al di fuori di quello che è il percorso della magistratura e di quello che fa la commissione di inchiesta parlamentare -ha affermato- vogliamo riproporre il cuore del problema: è possibile che il governo di allora non sapesse nulla? Perchè hanno voluto fare questo pessimo affare visto che tutti erano di parere contrario?» Nel mirino, ancora una volta, è Prodi.

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