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Funerali a Roma, altri sbarchi

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Sono 153 i nuovi arrivati. Bianco (Copaco): «Un milione pronto a partire»

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Sono 153 i clandestini sul barcone avvistato da un aereo della Marina e raggiunto da motovedette della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza a 35 miglia a sud di Lampedusa. E già nella mattina altri 23 tunisini sbarcati a Levanzo, nelle Egadi, erano stati rastrellati da carabinieri e Fiamme Gialle. Un terzo gruppo di 74 extra comunitari, sul punto di salpare verso la Sicilia è stato invece bloccato dai servizi di sicurezza tunisini. Nel darne notizia Tunisi sottolinea che del gruppo fanno parte africani ed asiatici, intercettati nella regione costiera di Capo Bon, a 70 chilometri a nord-est di Tunisi. Si tratta di profughi provenienti da Liberia, Pakistan, Bangladesh, Egitto e Marocco ai quali è stato già consegnato il foglio di via per i rispettivi paesi di origine. Ed hanno anche lasciato l'isola con un volo speciale diretto a Roma le 13 bare degli annegati dove a cura del Consolato della Somalia si procederà a funerale e sepoltura nel rito islamico. Laura Boldrini, portavoce dell'Alto Commissariato Onu per i rifugiati che, si è detta pronta a co-finanziare strutture meglio attrezzate delle attuali. Ma l'emergenza non finirà: «Sono almeno un milione, un milione e mezzo le persone che potenzialmente sono pronte a lasciare il Nord Africa per arrivare in Europa attraverso il canale di Sicilia», dice il presidente del Copaco, Enzo Bianco, al termine dell'audizione del direttore del Sismi, Nicolò Pollari dedicata proprio al caso dei flussi migratori.

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