Rispunta lo «spacchettamento» dell'Economia
Ad escluderlo è il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi convinto che non ce ne sia bisogno, perché il governo «le verifiche le fa tutti i giorni». Per il ministro per i rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi (Udc) è prematuro parlare oggi di rimpasto di governo a poco meno di tre mesi dalla scadenza del semestre europeo e con le numerose questioni aperte sul tappeto. Un altro ministro, Rocco Buttiglione, cerca di glissare e si rifugia nella metafora marinaresca: «Tutte le barche ogni tanto fanno overhauling, cioè verificano lo stato della chiglia per poi rimetterla in mare. Non ci sarebbe nulla di male se anche il governo facesse un overhauling dopo tre anni, ma dopo l'approvazione della Finanziaria e del semestre Europeo». Un suo compagno di partito, Bruno Tabacci, invece, auspica che Berlusconi apra una «fase nuova» facendo un «nuovo governo», perché «ha tutto l'interesse a cambiare l'asse del suo governo, oggi basato sul rapporto tra Forza Italia e Lega» ed a puntare invece «sul centro e sulla sua cultura istituzionale». La Lega ironizza. A gennaio, ha affermato il ministro Roberto Maroni, «vedo l'Epifania... e anche il compleanno di mia moglie». Alleanza Nazionale invita il governo ad una maggiore collegialità. È un chiaro riferimento al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, anche se il coordinatore Ignazio La Russa precisa che è «tra le persone che stimo più di tutte e in Europa ha fatto molto bene e ha dato prestigio all'Italia». Insomma, la partita è aperta. Nel mirino torna prepotentemente via XX settembre, il megaministero dell'Economia che di fatto raggruppa quelli del Bilancio, del Tesoro, delle Finanze e, in parte, delle Partecipazioni statali e del Mezzogiorno. Un eccesso di potere che sbilancia l'azione del governo, secondo una parte della maggioranza che, appunto, vuole un riequilibrio. Magari procedendo allo «spacchettamento» del superdicastero. Il progetto, che è particolarmente caro all'Udc, prevede la separazione della fase di programmazione (Bilancio) dalla azione operativa (Tesoro). In questo modo, si reinstituirebbe il ministero del Bilancio di fatto soppresso già dai governi dell'Ulivo e bilanciando i poteri all'interno dell'esecutivo. La proposta, tuttavia, nella pratica è di difficile applicazione in quanto le direzioni dei due ministeri sono state in parte accorpate se non addirittura fuse. E invertire il processo di accopamento appare al momento assai complesso.