Lo sciopero di venerdì fa litigare anche la Rai
Anzi mettono di fronte, l'un contro l'altro armati, il presidente della Rai Lucia Annunziata e il dg Flavio Cattaneo, che rimangono divisi sullo spazio da assegnare ai sindacati in merito alla protesta-«pensioni». Dare voce a tutte le posizioni è un dovere del servizio pubblico, ha detto la presidente Annunziata all'incontro con i leader della Cgil, Cisl e Uil a viale Mazzini. Il direttore generale, Cattaneo, si è invece appellato a norme e direttive che regolano la gestione dell'informazione politica. In ogni caso, la questione sarà portata nel CdA di oggi, (che si occuperà anche di radiofonia) ed è sicuro che l'incontro non sarà dei più tranquilli. Annunziata ha in sostanza ribadito una posizione che il 30 settembre l'aveva portata prima a portare in CdA una proposta di delibera per seguire in diretta la manifestazione del 4 ottobre e poi ad abbandonare la seduta una volta che la delibera era stata bocciata. Replicherà oggi? I sindacati hanno obiettato di essere parti sociali e quindi di non poter essere omologati a governo, maggioranza o opposizione. La Rai sarebbe in grado di offrire una nuova puntata della «Vita in diretta» con la presenza di almeno uno dei tre leader sindacali e una puntata di «Porta a porta». I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti durante l'incontro hanno chiesto uno spazio che non dovrà avere necessariamente un contraddittorio, così come accaduto per il ministro Tremonti e per il presidente del Consiglio. Uscendo Pezzotta ha parlato della richiesta di poter «parlare serenamente esprimendo la posizione del sindacato». «Abbiamo chiesto alla presidente della Rai e al direttore generale -ha aggiunto Epifani- che ci sia spazio anche per la voce del sindacato. Per la Rai questo dovrebbe essere un dovere istituzionale. Fino ad oggi, invece, non è accaduto». Il presidente della Vigilanza Petruccioli nella lettera inviata anche a Cattaneo, ha chiesto che l'opposizione e anche le forze sociali possano esprimersi con l'evidenza e lo spazio di cui ha usufruito il Governo. I dipendenti della Rai si asterranno dal lavoro nella giornata di giovedì 23 ottobre per 4 ore. Una grande manifestazione nazionale è prevista però anche a fine novembre e uno sciopero generale di 8 ore a fine dicembre. Per Berlusconi intanto la «riforma è ineludibile e improcrastinabile». E Pezzotta risponde a Maroni: «Adesso noi facciamo lo sciopero, siamo impegnati su questo. Poi, si può discutere». «Io allibisco di fronte allo sciopero generale. Credo che il sindacato dovrebbe essere il primo interessato a un equilibrio della spesa sociale» è il parere del ministro dei Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi. Giu.Cer.