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SI è conclusa ieri la due giorni di Silvio Berlusconi a Bruxelles.

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L'attenzione di tutti, fin dalla partenza del vertice, si era concentrata sulla presenza contemporanea di Berlusconi e Prodi. Dopo un primo «gelo» iniziale, però il premier e il presidente della Commissione europea si sono «sciolti» e fra battute e sorrisi sono giunti alla stretta di mano pacificatrice. Il presidente del Consiglio italiano ha fatto gli onori di casa ricevendo capi di Stato e primi ministri europei, indicando ad ognuno di essi delle priorità da mettere in campo per i prossimi mesi. Il primo al quale ha porso i suoi saluti nel corso del Convegno Intergovernativo è stato il primo ministro polacco Leszek Miller, poi si è intrattenuto a lungo con il premier turco Tayyip Erdogan, che conosce bene (quest'estate ha fatto da testimone al matrimonio del figlio). Poi ha chiacchierato amabilmente con il premier spagnolo Jose Maria Aznar (anche al matrimonio di sua figlia era stato in prima fila in qualità di testimone). Infine, ha incontrato il primo ministro britannico Tony Blair, al quale è riuscito a strappare più di un sorriso.

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