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BRUXELLES- I venticinque Stati attuali e futuri dell'Unione si sono facilmente accordati sui «principi» ...

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Ma le delicate decisioni sulla scelta e sul finanziamento delle opere infrastrutturali prioritarie da realizzare nell'ambito di questa strategia sono state rimandate al vertice comunitario del prossimo dicembre. Nelle conclusioni di questo Consiglio Europeo di Bruxelles, i Venticinque hanno espresso ieri la necessità di «dare un messaggio di fiducia» per «rilanciare» l'economia del Vecchio Continente, con la promozione di investimenti in «infrastrutture e capitale umano». Pensata come complemento alla Strategia di Lisbona del 2000, l'Iniziativa per la Crescita comprende un «impegno» dei Venticinque a investire maggiormente (almeno il 3% del Pil, anche in cooperazione con i privati) nella ricerca per l'innovazione tecnologica e nell'istruzione. Lo scopo è aumentare la competitività e la produttività dell'Europa nel mondo. «C'è - ha detto a questo riguardo Berlusconi - il problema della competizione con gli Stati Uniti, dove sei americani su dieci contribuiscono al Pil, mentre in Europa siamo cinque su dieci, e in alcuni Paesi addirittura quattro». Oltre a propugnare il completamento del mercato unico europeo, l'Iniziativa per la Crescita comprende, soprattutto, un elenco di ventinove principali progetti per la realizzazione delle Reti Transeuropee nel campo dei trasporti, decise nel 1994 ma solo in minima parte completate. Al Consiglio Europeo del prossimo dicembre, i Venticinque dovranno negoziare anche per spartirsi i 140 milioni di euro previsti da Bruxelles per attuare tra il 2004 e il 2006 le parti più urgenti del programma di gestione delle frontiere. Ste.Mar.

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