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Finanziaria, anche una tassa sulla fortuna

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Proposto un assegno di 500 euro agli studenti universitari fuori sede con la media di 24/30

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Il 10% di ogni premio dovuto al vincitore di giochi o scommesse da destinare ad un fondo di solidarietà per le famiglie, gli anziani, gli invalidi civili e del lavoro e i pensionati di guerra. Mentre sul condono edilizio e sul concordato fiscale piove il maggior numero di richieste di modifica su un totale di 2.175. La discussione generale sul provvedimento che accompagna la Finanziaria si è conclusa in Senato con molte conferme e qualche sopresa. Lunedì sono in agenda le repliche dei relatori e del governo. Poi la commissione Bilancio di palazzo Madama voterà gli emendamenti. Il via libera potrebbe arrivare mercoledì. Mentre crescono le critiche di Confcommercio e sindacati contro «una Finanziaria pesantissima». Nella seduta di ieri è stata An a fare la parte del leone con un pacchetto di modifiche all'insegna del sociale. Fra cui spiccano il prolungamento del bonus neonati a due anni - con l'introduzione di un tetto di reddito a 50 mila euro - da suddividere in due fasce (duemila euro l'anno per un reddito complessivo dei coniugi fino a 25 mila euro e mille euro fino a 50 mila). E la proposta di un assegno fino a 500 euro a favore degli studenti universitari fuori sede che frequentano regolarmente ed hanno la media di 24/30. Le sanatorie restano al centro delle polemiche. Il condono edilizio è nel mirino della Lega, dei Comuni, dei sindacati. Di fronte a tanta impopolarità il ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli, ha ricordato che questa legge è aperta alle modifiche del Parlamento «che è sovrano». È braccio di ferro anche sul concordato fiscale il cui gettito è stimato in 3,5 miliardi di euro. Per il taglio delle aliquote è necessario verificare i conti. Ma sulla scadenza, fissata al 28 febbraio 2004 e che potrebbe slittare su richiesta dei commercialisti, «non ci sono barricate» ha rassicurato il sottosegretario Daniele Molgora che ha lasciato aperto uno spiraglio per la riduzione dell'Irap. Anche il governo è corso ai ripari depositando tre emendamenti in modifica dell'articolo 1. Nel primo si chiede l'estensione della Tecno-Tremonti ai consorzi di imprese che investono in ricerca e sviluppo. Gli altri due riguardano le indennità dei lavoratori esposti alla lavorazione dell'amianto e gli immobili della Difesa che dovevano essere inseriti nella terza fase delle cartolarizzazioni. Sul versante dell'opposizione si è mossa l'Udeur. Oltre 70 gli emendamenti presentati suddivisi fra quattro questioni cruciali (imprese, famiglia, università e difesa della lingua italiana). Il capogruppo di Rifondazione Luigi Malabarba ha invece chiesto un chiarimento al ministro Giulio Tremonti sulla norma che prevede che il calcolo delle integrazioni salariali avvenga su 12 mensilità e non sull'intera retribuzione con un danno di 900 milioni di euro sui cassaintegrati. Infine una curiosità. Il servizio studi di palazzo Madama ha predisposto una guida per rendere più comprensibili le 80 disposizioni contenute nel decretone.

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