La cifra indicata dal dg a luglio dovrebbe servire per coprire alcuni dei costi del digitale
Oggi pomeriggio infatti il CdA affronterà a viale Mazzini il nodo delle frequenze e mentre da una parte la Rai è riuscita ad abbassare i costi orari di acquisto delle frequenze, dall'altra aleggiano voci non rassicuranti sui famosi 123 milioni di euro che Cattaneo annunciò a luglio in arrivo dal Tesoro come «recupero crediti». Intanto però gli ascolti vanno meglio e la Rai se ne gloria mostrando i dati. In pieno periodo di garanzia (partito il 21 settembre) la Rai è leader negli ascolti nel prime time e nell'intera giornata nella settimana compresa tra il 5 e l'11 ottobre. In particolare nella fascia oraria di prima serata, le reti Rai registrano uno share del 47.01% contro il 42.62% delle reti Mediaset. Successo della tv pubblica anche negli ascolti dell'intera giornata, durante la quale le tre reti Rai raccolgono uno share del 45.88% contro il 43.13% delle reti del Biscione. Dal 21 settembre fino al 12 ottobre di quest'anno, Rai con il 45.08% nel prime time supera Mediaset che si attesta al 44.52%». Si registra così, dice Viale Mazzini, un'inversione di tendenza rispetto allo stesso periodo dell'anno passato quando le reti Rai avevano registrato il 44.85% e quelle Mediaset il 45.09%. «Io faccio il tifo per la Rai», dichiara soddisfatto il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, in netta polemica con Lucia Annunziata, che recentemente ha definito anti-americana la fiction «Soraya» acchiappascolti. Secondo Gasparri, Annunziata dovrebbe essere contenta «che la Rai ha ottenuto un successo, invece sembra dispiaciuta». Il ministro sottolinea che «la Rai, in questi giorni, sta vincendo molte prove». E si augura che «Annunziata non faccia il tifo per Mediaset perchè sarebbe paradossale. Io tifo Rai». A tifare Rai, ma leggermente preoccupati sono i consiglieri che oggi pomeriggio chiederanno al Cattaneo delle rassicurazioni sull'impegno di Tremonti a versare alla Rai 123 milioni di euro (di crediti) che a viale Mazzini sono necessari per l'acquisto delle frequenze. Il direttore generale infatti a luglio parlò di imnpegno reale del Tesoro, ma un impegno scritto i consiglieri non l'hanno mai visto, nè hanno avuto più notizie di quella cifra. Sul tappeto del Cda anche alcuni contratti di fiction e forse la questione RaiSport con l'ipotesi di nomina di Fabrizio Maffei a capo della testata e Eugenio De Paoli ai Diritti sportivi. Se l'ipotesi passerà per Paolo Francia si prevede un nuovo incarico di rilievo. I consiglieri Rai inoltre porranno la questione dell'operatività delle loro deleghe. Ora che sono state presentate, infatti, il dg Cattaneo deve studiare insieme al Cda come renderle operative nel piano editoriale.