Casini : difendiamo la politica dall'affarismo
Bisogna abbassare la guardia». Pier Ferdinando Casini, presidente della Camera torna a parlare della questione morale dopo l'appello rivolto ai giovani dell'Udc. Partecipando alla puntata di «Porta a Porta» dedicata ad Alcide De Gasperi il presidente della Camera è torna a battere sul tasto della questione ideale e morale che a suo avviso deve ispirare la politica. «Io penso - afferma Casini - che bisogna difendere la politica dai rischi di infiltrazione di gente che con la politica non ha niente a che fare perchè la tensione ideale e morale non sà dove sta di casa». Il presidente della Camera risponde alla sollecitazione di Bruno Vespa a proposito dei recenti episodi di malcostume. «Gli episodi più recenti devono costituire una spia di allarme molto seria. È un appello che ho rivolto a tutti - spiega Casini - perchè qui nessuno può dire che chi è senza peccato scagli la prima pietra. Nessuno la può scagliare ma credo che tutti debbano stare in guardia». Il presidente della Camera riferendosi agli episodi storici che hanno riguardato il periodo della guerra fredda e citati nel corso della trasmissione ammette di avere «qualche nostalgia nel vedere quanta tensione ideale e morale animava quei momenti. Temo che la politica persi di vista i riferimenti ideali diventi un pragmatismo fine a se stesso in cui l'unica cosa che conta è la battaglia per il potere e all'interno di questo modo di fare politica c'è un rischio fortissimo di degenerazione morale». Secondo il presidente della Camera «una classe dirigente seria che vede questo non volta la faccia dall'altra parte e fa finta di non vedere. Bensì, deve approfondire e alzare la guardia perchè il rischio che si possa avere tolleranza verso la corruzione politica, verso i tanti episodi che in periferia appaiono, è un segno assai preoccupante». Casini cita il passato di tangentopoli, ed anche un «certo giustizialismo» ma - dice «non possiamo essere indifferenti a questa questione. Io invece vedo qualche disinvoltura di troppo. E non si tratta di un problema di colore politico: bianco, rosso o verde ma è un appello che è rivolto a tutti». Parole «sacrosante» e «da sottoscrivere». Il presidente del Pdci, Armando Cossutta, apprezza senza riserve il richiamo dI Casini definendolo «un atto di coraggio di cui gli va dato merito». Al contrario «mi ha amaramente colpito - dice - è proprio Fassino, segretario del maggior partito di sinistra, nel suo libro abbia ridimensionato la politica di Enrico Berlinguer che della questione morale ha fatto una bandiera ed una lezione di vita politicia».