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Rilancio e migrazioni nell'agenda dei premier europei

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Si spazierà dall'economia alle questioni sociali, a quelle finanziarie. Piatti forti saranno però soprattutto due: il rilancio dell'economia e lo spazio giuridico interno, con particolare attenzione ai flussi migratori. Il vertice affronterà anzitutto il piano di crescita per l'Europa, proposto dalla Commissione Europea e rilanciato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Un piano di 29 progetti per un totale di 220 miliardi di euro entro il 2020. Già nei precedenti consigli dei ministri economici e finanziari e di quelli dei trasporti, si era evidenziato un consenso di massima sull'idea, così come sulla necessità di indicare priorità per i progetti da lanciare subito. Restano però ancora diverse sfumature, con Commissione, Germania, Francia, Gran Bretagna e paesi scandinavi, particolarmente attenti alle alte tecnologie e a ricerca e sviluppo. L'altro grande tema è quello della spazio di giustizia interna, con particolare attenzione ai flussi migratori. In discussione, la proposta italiana di creare delle quote per paese, e l'istituzione di uno strumento finanziario, proposto dalla Commissione europea, per far fronte ai rimpatri tra il 2004 e il 2006. I ministri affronteranno la questione della tutela comune delle frontiere esterne dell'Ue, con la probabile creazione di una «agenzia per le frontiere». L'Italia propone Roma come sede di tale agenzia. Si parlerà di questioni come gli identificatori biometrici nei passaporti, la facilitazione dei ricongiungimenti familiari, la cooperazione giudiziaria soprattutto per grandi questioni come il terrorismo. I capi di Stato e di governo (anche se non è confermato), inoltre, potrebbero affrontare anche un tema specifico piuttosto spinoso, quello del bilancio francese. Sul piano più tecnico, infine, si parlerà dell'integrazione dei mercati finanziari, sulla scorta anche dell'accordo raggiunto all'ultimo Ecofin sulla trasparenza nella fornitura di servizi finanziari.

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