LA PACE non è «monopolio della sinistra»: per testimoniarlo, il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi sarà oggi ad Assisi.

Apriti cielo, la sinistra trova il modo di polemizzare anche per su questo e la maggioranza di dividersi. Bondi andrà a testimoniare con la sua preghiera «che Fi è a favore della pace, che il sentimento della pace non è un monopolio della sinistra, anzi è una vocazione di Fi e del governo Berlusconi». «Non permetteremo - afferma - che la sinistra si appropri del lavoro, del patrimonio e del pensiero di Aldo Capitini. Sarebbe una vergogna che la sinistra si impossessi di questa figura che ha ispirato e ispira la nostra presenza di cristiani nella vita politica, a favore della pace che è inscindibile dalla libertà». Polemizza con Bondi, il senatore dell'Udc Maurizio Ronconi: la sua è un'iniziativa «demagogica e strumentale» e «contraddice gravemente quello che gli amministratori di Assisi del suo stesso partito hanno deciso (di non aderire alla marcia, ndr)». Dopo aver ribadito, in una nota, che la marcia «è solo una manifestazione politica, di parte, organizzata dalla sinistra, che in questa occasione utilizza finanziamenti pubblici provenienti dagli enti locali», Ronconi prevede che oggi «ne avremo la prova definitiva. E speriamo che questo serva ai frati per giudicare immorale l'uso a fini di parte di finanziamenti pubblici». «In tutta questa vicenda - conclude Ronconi - sarebbe necessaria più umiltà ed è strano doverla chiedere ad Assisi ed ai francescani». «Il centrodestra è riuscito a litigare persino sulle modalità della partecipazione alla marcia Perugia-Assisi», replica il deputato dei Ds Giuseppe Giulietti secondo il quale «di particolare interesse è la posizione dell'on. Bondi, che, con uno specifico comunicato, ci ha informato che ad Assisi per pregare sulla tomba di Francesco». «La sua - prosegue Giulietti - è sicuramente una iniziativa lodevole. Ogni giorno, tuttavia, milioni di persone pregano e non fanno comunicato stampa per annunciare le loro preghiere. Quella di Bondi più che una preghiera, sembra essere uno spot di propaganda». «Lascio perdere ogni polemica: noi marciamo per degli obiettivi concreti. Da Perugia ad Assisi risponderà la gente, che non verrà per una scampagnata ma a chiedere un'Europa di pace», risponde il coordinatore della Tavola della pace, Flavio Lotti.