An non molla, venerdì farà la proposta
«Alleanza Nazionale presenterà la sua proposta sul voto agli immigrati venerdì», conferma mentre echeggiani i tuoni delle dichiarazioni belluine della Lega. Quanto alle parole di Belrusconi, ne prende la parte più favorevole: «Sarò felice se si troverà un'intesa, altrimenti vediamo in Parlamento se c'è la possibilità di far approvare la legge». E l'opposizione, ovviamente, prova a infilarsi nella possibile spaccatura della maggioranza, offrendo disponibilità al dialogo con An e di fare insieme una legge sul voto agli immigrati. Tanto che il vicepremier e leader di An dichiara: «Alleanza nazionale presenterà la sua proposta sul voto agli immigrati come ho annunciato. Anche oggi Berlusconi ha detto che si può e se ne deve discutere. Se si trova la convergenza di tutta la maggioranza, io sono felice. In caso contrario, vediamo se in Parlamento c'è la possibilità di fare approvare la legge». E aggiunge: «La proposta sarà presentata venerdì. I tempi parlamentari sono noti». Poi, dato che si tratta di affrontare tempi lunghi, Fini osserva: «I tempi parlamentari sono noti, mentre i tempi politici non sono lunghi. Sul fatto che sia una proposta di riforma della Costituzione stiamo valutando: certamente è una delle possibilità. Del resto, la stessa proposta di legge presentata dalla sinistra è una proposta di riforma della Costituzione». Quanto alla posizione del premier, commenta: «Le cose si stanno muovendo in senso positivo. Avevo detto cominciamo a discutere di questo tema e mi sembra che se ne stia discutendo». Ancora, sul rischio di una crisi di governo il vicepremier del Consiglio replica con una battuta, escludendola almeno per ora: «Voi mettete insieme i fichi con le nespole...». Sulla stessa linea c'è il leader dell'Udc Marco Follini. «Concordo con Berlusconi - dichiara - credo che la maggioranza debba essere unita e compatta. Certo, quando la Lega carica a testa bassa gli alleati c'è qualche difficoltà in più e molta compattezza in meno». I centristi confermano comunque che condividono, e sosterranno la proposta di legge di An sul voto agli immigrati. E anche l'opposizione promette di votarla alle camere. «Passiamo dalle parole ai fatti, noi siamo pronti, se l'onorevole Fini è d'accordo, c'è una maggioranza parlamentare per farlo», assicura il presidente dei Ds Massimo D'Alema. «Se è una cosa seria, siamo pronti a discuterne, se è solo un teatrino tra Bossi, Fini e Berlusconi non abbiamo tempo da perdere», dice il leader della Margherita Francesco Rutelli. Comunque, anche per lui, come per Berlusconi, se cade la maggioranza di centrodestra «la parola torna al popolo». E Piero Fassino sostiene che sia i Ds che il centrosinistra sono «pronti alle elezioni, crediamo di poter sfidare Berlusconi e anche di poter vincere». Ma il dibattito vero si sta sviluppando in queste oren dentro An. Fini tira dritto e manda avanti il suo partito a dire che «nessuno pensa a cambi di maggioranza, nè di coalizione, nè di premier» (Urso), e anzi «An spera che ci siano le condizioni per arrivare alla fine della legislatura con questo schieramento» (Gasparri). Mentre in una nota del portavoce Landolfi apprezza pubblicamente la volontà del premier di adoperarsi per arrivare ad un'intesa dentro la coalizione. Contro Fini c'è Storace. Andare avanti comunque è un errore «perché aggrava i rapporti nella coalizione. E comunque preferirei vedere ardimento su materie come la devoluzione». Storace, che nel pomeriggio aveva avuto un breve colloquio con il vicepremier, afferma poi: «Se (Fini) pensa che si possa approvare una legge con il concorso dell'opposizione, dove andiamo a finire? Poi proprio quel tipo di legge». «La cosa che più mi fa indignare in questa vicenda - dice ancora Storace - è il fatto che ci possa essere qualche esponente di An che si permette di parlare di fuoriuscita dai tabù (riferendosi a La Russa e Urso, ndr) . È vergognoso perchè noi non abbiamo mai avuto tabù. Vorrei capire la prossima mossa. Diamo il Tirolo all'Alto Adige?».