Polemiche sul limite dei due mandati
Il ministro per gli Affari regionali, Enrico La Loggia, ha commentato così il tetto di due mandati per i presidenti delle Regioni introdotto con l'emendamento approvato l'altro ieri al disegno di legge di attuazione dell'art.122. «È stata sostanzialmente una sorpresa: nel testo di legge originario non era previsto - ha sottolineato il ministro - nell'ambito di quella che è la normale rappresentanza istituzionale o si fa un ragionamento che parte dal livello dei Comuni e si sale fino al Parlamento oppure farlo solo per i presidenti delle Regioni francamente mi lascia un po' perplesso». Parlando a nome di tutte le Regioni, il presidente della Conferenza, Enzo Ghigo, afferma che «il nostro modello di Senato federale è quello tedesco con una rappresentanza indiretta e cioè con i rappresentanti dei Consigli regionali e degli esecutivi delle Regioni all'interno del Senato federale». Per il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il provvedimento approvato dall'aula della Camera non prevede affatto il vincolo di due mandati a presidente di Regione, ma quello di due mandati a elezione diretta. Formigoni afferma di voler contribuire «a smontare l'allarme che si è creato per questo errore in cui sono incorsi tutti».