Dall'Ulivo una tantum per 37 miliardi
Il Tesoro: il condono è costituzionale e i conti saranno in linea. Nei primi otto mesi entrate per 215 mila milioni di euro
Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nella sua audizione in commissione Bilancio al Senato, ha difeso la manovra di bilancio, ribadendo per l'ennesima volta che l'impatto delle misure prese è coerente con gli impegni assunti con l'Europa. Tremonti ha quindi annunciato che «una parte consistente delle risorse destinate al Mezzogiorno, pari a 8 miliardi, sono attivabili da subito», anche se «previsti dal 2006». Replicando a parlamentari dell'opposizione ha detto che l'Ulivo ha fatto molte più una tantum dell'attuale governo «e in un periodo di andamento straordinariamente positivo per l'economia mondiale». «Nella precedente legislatura sono state fatte una tantum per 37,4 miliardi di euro, molto più che quelle fatte da noi - ha detto -. Nella finanziaria passata c'era l'una tantum rappresentata dalle cartolarizzazioni degli immobili (Scip 1) avviata dal precedente governo, per 4 miliardi. Poi c'è l'operazione Scip 3 per 6 miliardi e gli effetti dei condoni». Tremonti ha quindi difeso il condono edilizio. «Confermiamo la valutazione di costituzionalità» ha dichiarato, ribadendo la giustezza delle cifre del gettito, nonostante le possibili decisioni che potrebbero essere prese dalle regioni. «Del resto - ha ammesso - l'abbiamo deciso con una mera logica di utilità economica. Il condono edilizio è stato fatto oggetto di analisi economica che tiene conto dei dati del Cresme e della Lega. E noi confermiamo la cifra del gettito». Per quanto riguarda le entrate fiscali ordinarie, ha detto che «sono in linea e coerenti con il ciclo economico». Proprio ieri il ministero dell'Economia ha reso noto che nei primi otto mesi dell'anno le entrate tributarie dello Stato, calcolate secondo il criterio della competenza, sono ammontate a 215.253 milioni di euro, in aumento di 11.812 milioni di euro (+5,8%) rispetto allo stesso periodo dell'anno 2002. Nel solo mese di agosto le entrate sono ammontate a 27.670 milioni di euro, con un incremento di 2.368 milioni di euro (+9,4%) rispetto allo stesso mese del 2002. Le entrate relative al condono 2003 ammontano, fino ad agosto, a 6.489 milioni di euro. Nel rispondere a un parlamentare Tremonti ha detto che «se l'emendamento alle pensioni non è ancora stato presentato, mi farò parte dirigente con il ministro competente». Ha poi detto che «non si pone un problema di copertura per l'estensione degli incentivi al settore pubblico» previsti dalla riforma delle pensioni. Durante l'audizione il presidente della Confcommercio, Sergio Billè, ha definito «insoddisfacente» la manovra 2004. Ma non è tutto. Le considerazioni del presidente dell'Istat, Luigi Biggeri, pronunciate al cospetto delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato durante le audizioni per la finanziaria hanno provocato un vespaio di polemiche. Biggeri ha affermato che il bonus di mille euro per ogni nuovo nato successivo al primo figlio e la proroga della detrazione Irpef del 36% sulle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio faranno ridurre la diseguaglianza nella distribuzione dei redditi familiari in modo quasi impercettibile: appena lo 0,07%. Se i prezzi non saliranno di qui alla fine dell'anno, il tasso di inflazione complessivo per il 2003 sarà pari al 2,6%. Ma l'inflazione percepita è al 6%. Per il governo le bacchettate ironiche a Biggeri sono giunte immediatamente dal ministro del Lavoro, Roberto Maroni: «È interessante che l'Istat faccia previsioni con tale certezza. Mi pare però che il suo compito sia quello di certificare ciò che è avvenuto e non ciò che avverrà».