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Il condono edilizio «bocciato» dall'associazione dei costruttori

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Una misura che non sortirà l'effetto sperato e che legalizza di fatto l'edilizia abusiva pregressa e nuova, visto che si dà la possibilità di mettersi in regola in 6 mesi; cosa questa giudicata dai costruttori «abberrante e sorprendente». Secondo l'Associazione che ieri ha presentato i dati dell'Osservatorio congiunturale 2003, il gettito previsto dal Governo sarà molto inferiore rispetto alle previsioni, anche perché manca la stima esatta del numero delle abitazioni abusive. «Al Nord», ha spiegato il presidente dell'Ance De Albertis, «i microcondoni del passato hanno esaurito questo provvedimento, mentre al Sud, probabilmente non aderiranno data l'onerosità dell'importo». Problemi questi, aggravati dal forte contrasto che si registra orami quotidianamente tra Stato e Regioni; la morale è che il settore delle costruzioni è nel caos più totale, senza che nessuno manifesti volontà di fare chiarezza. Una situazione che non promette nulla di buono, che potrebbe bloccare i venti positivi che continuano a spirare ormai dal '98 nel settore, l'unico ancora in grado di creare ricchezza ed occupazione. I numeri dell'Osservatorio congiunturale 2003, parlano chiaro: per il quinto anno consecutivo si registra una crescita. Si tratta di un più 1,6%, significativo anche se più contenuto rispetto al passato (+2,3% nel 2002; +3,7% nel 2001; +5,9% nel 2000). Certo, la Finanziaria 2004 non depone a favore con una contrazione di risorse per le infrastrutture del 13,3%, ma la possibilità di pensare positivo ai costruttori manca. Sul fronte occupazionale nei primi 9 mesi dell'anno gli addetti sono aumentati del 4,5%, con punte nel primo trimestre, del 15,9% in Piemonte e del 14,4% in Veneto. Non solo, tra i primi 9 mesi del 1998 e l'analogo periodo del 2003 gli addetti del settore sono cresciuti del 17,9%, contro uno sviluppo complessivo dell'occupazione pari all'8,1%, che conferma il ruolo trainante nell'economia del paese. Per quanto riguarda l'edilizia residenziale, l'Ance stima una crescita degli investimento l'1,9%, per effetto delle nuove case (+2,4% contro il 2% del 2002) e dell'incremento seppur rallentato degli interventi di riqualificazione (+1,5% a fronte del +3% del 2002). S. L.

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