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Governatori, due mandati obbligatori

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il limite è previsto in un emendamento alla legge di attuazione dell'articolo 122 della Costituzione, approvato all'unanimità dal comitato dei nove, cioè il gruppo che istruisce i lavori dell'aula della Camera, che voterà la legge a partire da ieri pomeriggio. Il comitato ha esaminato nel primo pomeriggio gli emendamenti che verranno votati piùtardi in aula; tra questi ce n'era uno proposto dal centrosinistra che prevedeva, appunto, l'imposizione di questo vincolo per i governatori. Visto che alcuni componenti del comitato hanno sollevato dubbi sul fatto che una legge statale possa imporre alle Regioni direttamente norme di questo tipo, il relatore Giampiero D'Alia (Udc) ne ha proposto una riformulazione che è stata votata da tutti i gruppi e che affida agli statuti regionali il compito di recepire questo principio. L'emendamento D'Alia afferma che tra le cause di ineleggibilità per un candidato alla presidenza di una regione vi è quella di aver svolto due precedenti mandati consecutivi. Resta quindi la possibilità per un governatore che ha già svolto due mandati, di «restar fermo un giro», e potersi così ricandidare per un terzo mandato alle elezioni successive. Le Regioni in Europa d'ora in poi conteranno di più. L'assicurazione è stata data dal ministro per gli Affari Regionali Enrico La Loggia, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del'assemblea annuale della Calre - Conferenza dei presidenti dei parlamenti regionali europei con poteri legislativi - che sarà ospitata a Reggio Calabria dal 27 al 28 ottobre prossimi, in concomitanza con la chiusura della presidenza italiana dell'organo europeo. «Questa - ha detto il ministro - è la posizione italiana. Nella bozza di Costituzione all'esame della Conferenza Intergovernativa abbiamo già ottenuto ottimi risultati. C'è la speranza che ancora qualche piccolo passo avanti possa essere fatto».

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