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Gasparri: un sondaggio non può essere a caso

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Il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri in una pausa della sua visita allo Smau di Milano, commenta così il gioco del «basta» presentato nel corso di Domenica In da Paolo Bonolis. Pur non volendo entrare nel merito del programma e delle polemiche che sono seguite, «perchè non conosco la tecnica del sondaggio effettuato ieri», Gasparri ritiene tuttavia che questo «non sia un argomento particolarmente rilevante. Ognuno sonda e dice quello che ritiene più opportuno ma questo dipende anche dal tipo di domanda che si pone. È ovvio -ha concluso Gasparri- che se uno chiede alla gente: "Credete ai politici che non mantengono le promesse?" La risposta è scontata». Tralasciando le «discussioni ideologiche e guardando alla sostanza», per Gasparri quello subito dal disegno di legge alla Camera «non è uno stop perchè non intacca l'impianto della norma». È questa l'opinione del ministro delle Comunicazioni, espressa a margine del convegno. Sono stati approvati da Camera e Senato, ha sottolineato infatti Gasparri, «il 99,9% degli articoli, per cui il testo della legge è ben chiaro e definito». Quello che avverrà ora, a suo giudizio, è che il Senato «dovrà discutere soltanto di due emendamenti secondari, due modifiche francamente molto marginali che sono state introdotte alla Camera. Ma il complesso del testo ha ormai il voto conforme di Camera e Senato nella sostanza». Questo, per il ministro, «è un dato largamente positivo. Si è fatto un passo in avanti fondamentale e credo che - ha osservato - con decine e decine di voti segreti come c'erano, difficilmente molte leggi avrebbero avuto un cammino positivo come questo, che abbiamo discusso tra tensioni e polemiche». Il ministro ha poi sottolineato l'importanza della normativa per quanto attiene il digitale terrestre, a suo giudizio una vera rivoluzione: «Chirac e Schroeder quando si sono incontrati hanno parlato nel loro vertice di come il digitale terrestre sia uno strumento di modernizzazione dei loro paesi. In Italia dovremmo evitare di più le discussioni ideologiche e guardare invece maggiormente alla sostanza delle cose». Venendo alla Finanziaria, Gasparri ritiene che «apre molto al settore dell'innovazione e conferma gli incentivi per la banda larga» introducendo peraltro una politica «di detassazioni per le imprese che investono in tecnologia digitale». È quanto ha sottolineato il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri. Per quanto riguarda le comunicazioni, il ministro ha sottolineato come «vi sono ingenti incentivi per i decoder della tv digitale terrestre, la televisione interattiva che ci sarà nel futuro se passa la legge che stiamo discutendo in Parlamento». In più Gasparri ha confermato come gli incentivi per la banda larga, già presenti nel 2003, per il 2004 sono stati portati a «35 milioni di euro».

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