Finanziaria e decretone all'esame del Senato
Entro il 13 novembre previsto il via libera dell'aula alla manovra. Tremonti all'Ecofin
Il ministro dell'Economia Tremonti, quale presidente di turno del Consiglio Ue, informerà i colleghi dell'Eurogruppo e dell'Ecofin, che si riuniranno questa sera (in via informale) e domani a Lussemburgo, dei contenuti della manovra. Sul tavolo anche la riforma delle pensioni appena varata. Sempre oggi e domani è previsto l'arrivo a Roma della missione degli uomini dell'eurocommissario agli Affari monetari, Pedro Solbes: si tratta di una missione già in calendario che servirà ad analizzare e raccogliere dati in vista delle previsioni di autunno della Ue, che saranno pubblicate il 29 ottobre. Nell'avvio dell'esame della manovra a Palazzo Madama, gli obiettivi sono puntati sul maxidecreto, sul quale si dovrà sciogliere il nodo della costituzionalità. Sembra fuori questione la scelta di considerare il decreto come provvedimento collegato alla manovra. Giovedì 9 ottobre, il presidente Marcello Pera ha già convocato l'aula per un primo pronunciamento sulle eccezioni di costituzionalità sollevate dall'opposizione. Il Governo si prepara a presentare una serie di modifiche al provvedimento mirate a chiarire meglio la portata di alcunemisure. In primo luogo la Tecno-Tremonti, dove lo sconto del 10% dovrà essere realmente investito in attività di ricerca interne all'azienda. In secondo luogo, sono in arrivo modifiche alla platea coinvolta per i benefici previdenziali previsti per i lavoratori esposti all'amianto e per la vendita degli immobili della Difesa. In contemporanea, la commissione Bilancio avvierà anche l'esame della manovra da 16 mld di euro. Il primo passo sarà quello di avviare tutte le audizioni di rito. Si parte mercoledì, 8 ottobre, con le osservazioni dell'Istat. Nel pomeriggio sarà la volta del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che illustrerà la manovra. Giovedì, invece, la commissione presieduta dal senatore Antonio Azzollini (Fi) ascolterà i rappresentati di Ugl, Cisal, Sin.Pa., Usae e Confsal. E poi, nel pomeriggio sarà la volta degli Artigiani, dell'Abi e dei vertici della Confindustria. Il ciclo di audizioni si concluderà venerdì, 10 ottobre, con il Governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, la Corte dei Conti e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Nella settimana successiva è previsto che la commissione voterà. L'esame sarà concluso in commissione mercoledì 29 ottobre. Il termine per la presentazione degli emendamenti alla finanziaria per l'Aula scadrà alle 13 del 31 ottobre e l'avvio della discussione dell'Assemblea comincerà lunedì 3 novembre. Sempre secondo il ruolino di marcia predisposto, la manovra avrà il via libera dall'Assemblea entro il 13 novembre. Quanto al decreto, sarà incardinato giovedì 23 ottobre e il dibattito in Aula comincerà lunedì 27 ottobre il voto è previsto entro 31 ottobre. In arrivo, ovviamente, emendamenti, che però non dovrebbero avere vita facile dato che il governò farà di tutto per non aprire la manovra e mandarla in porto senza perdere tempo. Tuttavia, ieri il senatore Salerno (An), relatore in commissione Finanze sul maxi-decreto, ha annunciato: «Lavoreremo per migliorare il decreto soprattutto nelle materie di più forte impatto sociale ed economico . Su questo versante inserirò come relatore la proposta di limitare il "bonus" per i figli a carico alle sole donne di nazionalità italiana, residenti, escludendo, quindi, le cosiddette "comunitarie"». «Non è una proposta demagogica - spiega l'esponente di An - ma semplicemente di responsabilità, visto che la natalità italiana è sotto zero e questo ci porterà, in assenza di correttivi, ad avere una popolazione italiana inferiore ai 35 milioni entro il 2050».