Bondi: rispetto reciproco. Rimpasto nelle Commissioni parlamentari
In un messaggio lanciato alla Scuola quadri della Lega Nord a Baveno, Umberto Bossi ha ieri detto che «la Lega deve essere politicamente scorretta, perché se anche noi leghisti fossimo politicamente corretti, in questo Paese non cambierebbe mai nulla». Agli oltre 120 amministratori del Nord venuti a Baveno ad ascoltare le indicazioni del loro segretario nazionale, ma anche dei ministri Roberto Maroni e Roberto Castelli, in vista delle prossime elezioni amministrative ed europee, Bossi ha tirato le orecchie. «Non fate del tecnicismo, tanto meno i professori - ha detto - perché non serve a niente, alla gente non interessano i cavilli tecnici delle cose, tanto meno in materia europea. Il problema è arrivare al significato vero delle cose, delle questioni, per raggiungere un cambiamento. È chiaro che chi ha interessi e sfrutta gli altri vuole andare avanti a sfruttare, noi no». «Se uno pensa - ha aggiunto Bossi - che è solo un problema tecnico, che solo chiamando lo Stato a fare certe cose le cose cambiano, non ha capito nulla. Per prima cosa non ha capito cosa è lo Stato». Bossi si è quindi appellato ai suoi quadri e amministratori affinché cerchino di coinvolgere maggiormente la gente. «Non basta essere parlamentari o amministratori per fare i cambiamenti - ha concluso -. Se uno fa il sindaco della Lega e si mette a fare la stessa cosa che fanno gli altri, che cosa serve allora avere un sindaco della Lega? La Lega è lo spirito di cambiamento». Più tardi, intervenendo a Caravaggio alle finali del campionato padano di atletica leggera, Bossi si è candidato a presidente onorario di Sportpadania, l'ente sportivo del movimento. Immediate le repliche al Bossi-pensiero e nuovo richiamo all'unità della Cdl. «Bossi deve avere rispetto, ma deve anche dare rispetto. Quando dice che bisogna fucilare i democristiani fa una battuta sbagliata e di cattivo gusto» ha detto il vicecoordinatore nazionale di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto, per il quale, «per superare l'attuale situazione politica, è necessaria una lista unitaria di centro. Da parte sua, il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, ha invitato gli alleati «ad un rispetto reciproco per realizzare il programma di governo». «Questo si aspettano da me gli elettori - ha sottolineato Bondi - perché noi non siamo come la sinistra che ha come unico obbiettivo la ricerca del potere per il potere». Per Ignazio La Russa, coordinatore nazionale di An, «in Alleanza nazionale non c'è nessun derby: giochiamo tutti contro la stessa porta, quella degli avversari». Mentre si continua a parlare di un possibile rimpasto di governo a gennaio, ce ne potrebbe essere uno dietro l'angolo a scadenza più breve. Domani e dopo si rinnovano infatti le presidenze delle Commissioni parlamentari, tradizionale appuntamento di metà legislatura. E se al Senato la partita sembra chiusa con la riconferma di tutti gli uscenti, alla Camera la situazione si presenta più complessa e sicuramente si arriverà a qualche cambiamento. È possibile che tutto si risolva in staffette all'interno delle singole forze politiche della Casa delle libertà, ma non è da escludere che alla fine gli avvicendamenti possano riguardare gli equilibri interni alla coalizione.