«Nessun dialogo con chi minaccia»

Ha definito «immotivato» lo sciopero generale che potrebbe «incendiare le piazze» e magari «le menti di qualche squilibrato». Con conseguenze imprevedibili e gravissime. Il ministro ha ricordato l'assassinio del suo collaboratore Marco Biagi per mano delle Brigate Rosse. «Non sono disponibile - ha affermato rivolgendosi ai sindacati ed alle sinistre - a dialogare con chi usa, oggi come un anno e mezzo fa, gli stessi toni, le stesse frasi minacciose, le stesse condanne sommarie rivolte nei primi mesi del 2002 contro Marco Biagi». Con queste persone «mi rifiuto di parlare», ha affermato ancora Maroni che si è detto disposto invece a confrontarsi con chi ha delle proposte da fare. Ma la sinistra ed i sindacati, ha aggiunto, finora hanno solo sostenuto che «non si deve cambiare nulla». Il ministro ha concluso con un annuncio. Il governo intende tagliare i privilegi e nei prossimi giorni sarà reso noto un elenco di personaggi che usufruiscono di pensioni «privilegiate». C'è anche il nome, ha spiegato, di chi «oggi dice di difendere i diritti dei lavoratori. Qualcuno di quelli che protestano e ci accusano, arrossirà». L'opposizione annuncia intanto che darà battaglia in Parlamento contro una riforma che secondo Piero Fassino serve soltanto a «rastrellare i soldi delle pensioni per coprire i buchi fiscali di Tremonti». L'Ulivo, ha annunciato il segretario dei Ds, presenterà le sue proposte per completare la riforma avviata negli anni passati e per assicurare a tutti «una pensione civile e dignitosa con cui vivere». «Daremo battaglia - ha assicurato anche Francesco Rutelli - non per dire un no assoluto a qualunque cambiamento, ma per affrontare il problema in maniera più equa, seria e credibile». Rosy Bindi della Margherita ha polemizzato con il ministro del Lavoro Maroni definendolo «arrogante» per aver reagito «irresponsabilmente con le offese» alla manifestazione unitaria dei sindacati. Questo governo «ha commesso una mascalzonata», è il giudizio sulla riforma previdenziale del segretario del Pdci Oliviero Diliberto che ha espresso la sua soddisfazione per la risposta unitaria annunciata dai sindacati. Per il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio è «impensabile» tagliare le pensioni mentre «gli straricchi di questo paese non pagano una lira di tasse quando fanno una donazione da 10 miliardi di euro». E.S.