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NEL TESTO GOVERNATIVO SE NE PARLA MA DEVE ANCORA ESSERE TRATTATA E DEFINITA

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Mini-apertura sugli incentivi ai dipendenti pubblici

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Dal 2004 scatteranno gli incentivi per chi decide di rinviare l'uscita dal lavoro, col versamento in busta paga della totalità dei contributi destinati all'Inps. Questi incentivi saranno riconosciuti anche ai dipendenti pubblici, ma solo dopo un confronto con le parti sociali, le Regioni e gli enti locali. La novità principale uscita dal consiglio dei ministri è che dal 2008 al 2015 sarà ancora possibile andare in pensione con 57 anni di età e 35 di contributi (come prevede la Dini). Però chi farà questa scelta vedrà calcolata la propria pensione col metodo contributivo. Ecco, in sintesi, le altre decisioni adottate ieri dal governo. Lavori usuranti - Entro 18 mesi dall'approvazione della delega saranno previsti regimi speciali per i lavori usuranti, le lavoratrici madri e i lavoratori precoci (quelli che hanno versato almeno un anno di contributi tra i 14 e i 19 anni). Incentivi per chi resta - Chi rinvia il pensionamento potrà restare al lavoro (non sarà necessario il consenso dell'impresa) chiedendo di avere in busta paga l'intero ammontare dei contributi previdenziali (32,7% del salario) esentasse. La pensione che si avrà al ritiro sarà quella calcolata al momento dell'opzione. Però chi resta potrà anche continuare a versare i contributi all'Inps per avere una pensione più alta, o destinarli alla previdenza complementare. Incentivi anche ai dipendenti pubblici - Gli incentivi per chi resta saranno previsti anche ai dipendenti pubblici, previo confronto con le parti sociali, con le Regioni e con gli Enti locali; e dopo una verifica sui risultati delle incentivazioni da farsi entro il 30 giugno 2007. Dal 2004 al 2007 - Chi matura i requisiti per la pensione di anzianità fino alla fine del 2007 potrà andare in pensione con le regole attuali (57 anni di età e 35 di contributi o dal 2004 38 anni di età a crescere fino a 40 nel 2008 indipendentemente dall'età). Se si decide di rinviare la pensione si avrà certificato il diritto a uscire dal lavoro in qualsiasi momento anche se cambiassero le regole. Dal 2008 anche disincentivi - Chi dal 2008 volesse andare in pensione prima di aver raggiunto 40 anni di contributi potrà continuare a farlo, ma solo ricevendo una pensione interamente calcolata sulla base dei contributi versati (decurtata rispetto all'assegno calcolato secondo il metodo retributivo). Questa ipotesi varrà in via sperimentale fino al 2015. Pensioni d'oro - Il testo varato dal Governo prevede un massimale (non inferiore a 516 euro al giorno, ovvero circa 15.000 euro al mese) per le «pensioni d'oro» a carico delle forme previdenziali obbligatorie: l'eccedenza andrà a finanziare il sistema sociale. Famiglie con disabili - Per le famiglie che presentano situazioni di disabilità riconosciuta sarà possibile prevedere benefici sulla contribuzione figurativa per chi chiede la trasformazione del proprio rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale.

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