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FINI e Follini lo ammettono: nella Cdl il «malessere» c'è, come dimostra la comparsa alla Camera di un ...

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La doppia sconfitta del governo sulla legge Gasparri ha così fatto emergere clamorosamente i malumori ed i contrasti che covano nella maggioranza. Berlusconi, ha assicurato il vicepremier Gianfranco Fini, è cosciente che qualcosa non va nella Casa delle Libertà e «quindi agirà per rimuovere le cause di questo malessere». Il messaggio inviato dai «franchi tiratori» è così arrivato al destinatario. Per Fini i 36 deputati della maggioranza che hanno votato insieme all'opposizione hanno però «caricato i fucili a salve» e non hanno «colpito la legge nelle sue parti strutturali», ma hanno solo voluto dimostrare «di essere in grado di danneggiare il governo». Perciò sarebbe «pericoloso e sbagliato minimizzare e fare finta di nulla». Con Fini concorda in pieno il segretario dell'Udc Marco Follini: «Il malessere c'è e non va sottovalutato» perché se non sarà trovato il rimedio giusto, il «deprecabile» fenomeno dei franchi tiratori è destinato ad aumentare. I problemi all'interno della maggioranza, quindi, conferma anche il ministro Rocco Buttiglione, «sono evidenti e vanno affrontati». Ma la necessaria verifica, avverte Buttiglione, dovrà essere rinviata a gennaio, cioè alla fine del semestre italiano di presidenza Ue e dopo il varo della legge finanziaria. Buttiglione ha garbatamente polemizzato anche con Umberto Bossi (senza nominarlo) ricordando di aver segnalato da tempo il problema del «malessere». «Ma qualcuno - ha affermato - pensava che verifiche e rimpasti fossero riti da prima Repubblica da non ripetere». Ora però deve essere trovata una soluzione e «spetta a Berlusconi individuare un percorso». Ha concluso parafrasando Bertoldt Brecht: «Infelice quel governo che ha bisogno di verifiche e non le sa fare». La Lega non crede al «malessere» denunciato da Fini. Per il ministro Roberto Castelli è molto «strano» perchè Fini nel consiglio dei ministri in cui è stata approvata la finanziaria ha espresso il suo ottimismo sulla tenuta del governo ed è quindi strano che ora dica queste cose. An ed Udc chiedono quindi a Berlusconi di intervenire. Il rapporti tra gli alleati sono alquanto tesi, anche se palazzo Chigi ieri ha smentito che il presidente del consiglio, come riportato dai giornali, avrebbe espresso giudici poco lusinghieri su Fini e su Buttiglione. Frasi «inverosimili», le ha definite il portavoce del premier, Paolo Bonaiuti, ricordando il «rapporto di fiducia personale» di Berlusconi nei confronti dei due alleati. Ma di fronte alle voci di un premier infuriato con chi gli ha preparato lo sgambetto, il ministro Gianni Alemanno, chiamato in causa dai giornali per la sconfitta subita dal governo, ha intanto reso noto di aver telefonato a Berlusconi per respingere le «insinuazioni» e confermare la sua piena lealtà e correttezza.

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