Condono edilizio fino a 750 metri cubi
E sarà possibile sanare sino a 750 metri cubi. Tutela delle aree protette e si introduce il silenzio rifiuto. Sono queste alcune delle novità contenute nel decreto che vara il condono edilizio mentre vengono stanziati fondi speciali per distruggere gli eco-mostri e ripristinare l'ambiente. Gli abbattimenti saranno affidati al genio militare. Chi può chiedere la sanatoria. Stop assoluto, dunque, per gli abusi compiuti nelle zone nel cuore delle aree protette, dove è impossibile per legge costruire. Chi lo ha fatto non potrà mettersi in regola. I limiti. Oltre al rispetto del piano regolatore ci sarà solo un limite di cubatura: fissato a 750 metri cubi, circa 250 metri quadrati. Zona rossa. Resta poi un vincolo assoluto, con l'impossibilità a sanare gli abusi, sul 20% delle aree demaniali. Nella lista rossa anche le zone coperte da vincoli paesaggisti, archeologici, idrogeologici per un totale del 50 per cento circa del territorio nazionale. Il silenzio-rifiuto. Passa anche la linea del silenzio-rifiuto, fortemente voluta dal ministero dell'Ambiente: se entro 90 giorni (la scadenza non è ancora certa) l'amministrazione non risponde, la domanda di sanatoria si considera respinta. Altra novità, la possibilità che la Conferenza dei Servizi possa bocciare la richiesta se anche uno solo dei partecipanti è contrario. Fondi per gli abbattimenti. Previsto anche un fondo di abbattimento per un importo minimo di 50 milioni di euro per anticipare le spese necessarie agli abbattimenti. In arrivo anche un fondo da 100-200 milioni per il ripristino ambientale. Gli abbattimenti saranno affidati al Genio Militare. Da quando scatta. Da stabilire con precisione è anche la data entro la quale l'abuso edilizio deve essere stato realizzato, che nelle precedenti ipotesi era fissata per la fine di marzo 2003. Ma ancora non è chiaro definitivamente la scadenza che è stata fissata. Quanto costa. Non sarà un condono a buon mercato. La forchetta prevista oscilla fra i 100 e i 150 euro per metro quadro cui si sommano gli oneri di urbanizzazione per le case nuove. Inoltre è prevista una «scaletta» con tariffe in discendenti a seconda della gravità o meno degli abusi. Addio caserme e scuole. Il governo lancia una operazione di «lease back» sugli uffici pubblici. Per il 2004 è previsto che lo Stato venda, a trattativa privata e anche in blocco, gli immobili adibiti ad uffici pubblici. Gli stessi edifici saranno poi riaffittati tramite un fondo che sarà creato con 50 milioni. La vendita fa venire meno l'uso governativo gratuito e l'eventuale diritto di prelazione spettante a enti pubblici anche in caso di rivendita. Confermato lo sconto Iva. La possibilità di ottenere lo sconto del 36% sulle ristrutturazione edilizie sarà accompagnata, fino al prossimo 31 dicembre, anche dalla riduzione dell'Iva. L'attuale sconto Iva, che scadeva a fine mese, viene infatti prorogato fino al 31 dicembre. Il decreto prevede anche il rinnovo dell'agevolazione sul gasolio per autotrazione e uno sconto del 20% per l'acquisto di autoambulanze da parte delle associazioni di volontariato e delle Organizzazioni onlus.