Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Bufera su Telekom Serbia, la CdL va avanti

default_image

Il dossier pubblicato da Repubblica riaccende lo scontro. La maggioranza lo trova «strumentale»

  • a
  • a
  • a

Sugli ipotetici «suggeritori» dell'affaire Telekom Serbia il centrosinistra va all'attacco della Commissione parlamentare, agitando un fantomatico dossier che denuncerebbe la «trappola» contro l'opposizione. «Le accuse erano costruite» insiste l'Ulivo. E punta il mirino contro Enzo Trantino: il centrosinistra vuole sapere dal presidente della Commissione se è vero quanto scoperto dal quotidiano La Repubblica sul passato degli uomini coinvolti e ritenuti attendibili nonostante il loro dubbio passato e qualcuno sollecita addirittura lo scioglimento dell'organo parlamentare. Trantino si dice sorpreso, e «irricattabile», quindi avverte: «Spiegherò punto per punto». E lo dirà oggi in una intervista. Il centrodestra accusa la sinistra di voler depistare «con un gran polverone» il lavoro della Commissione per impedirle di indagare sulle presunte responsabilità di Prodi, Fassino e Dini. La Lega insiste: «Vogliamo fatti e andremo fino in fondo». Questa volta ad alzare il livello dello scontro è il «nuovo dossier», dal quale emergerebbe che dietro l'inchiesta si nasconde tutta una rete di faccendieri e falsi documenti. La «campagna» di diffamazione di Igor Marini contro Prodi, Fassino e Dini additati all'opinione pubblica come corrotti dall'«affare Telekom» - dice il quotidiano ulivista - poteva essere prevista dal Polo, dal momento che il presidente Trantino avrebbe chiesto notizie su alcuni faccendieri. I Ds condividono la ricostruzione e rilanciano la tesi di Fassino. «Le accuse erano costruite», dice da Bruxelles il presidente D'Alema. «È ormai chiaro che esistono burattinai e burattini che sono nella maggioranza», incalzano Angius e Brutti, del gruppo dei/ diesse. L'Ulivo e Rifondazione insistono perchè Trantino (An), si spieghi, «altrimenti il suo ruolo di garanzia viene meno». E alla Camera in un'interpellanza urgente al ministro Pisanu chiedono che scopra chi sono «i mandanti politici». Il capogruppo della Margherita Castagnetti sollecita l'intervento di Casini e Pera perchè sospendano i lavori della Commissione. La Casa delle libertà invece fa quadrato attorno alla Commissione Telekom Serbia. Schifani, capogruppo di FI attacca: «Viene usato il classico metodo comunista per intorbidire le acque». E il portavoce azzurro Bondi ironizza sull'articolo. Anche l'Udc «respinge il goffo tentativo di delegittimare l'operato della commissione Telekom Serbia, cercando di colpire direttamente il presidente Trantino cui va la nostra piena solidarietà per una conduzione rispettosa di tutte le componenti parlamentari», afferma il senatore Eufemi. «Incredibili le accuse contro Enzo Trantino», afferma La Russa, coordinatore di AN. Ma Taormina, deputato di FI e membro della Commissione, annuncia le dimissioni da parlamentare. Nel dossier pubblicato si sollevano dubbi sui contatti che il deputato-avvocato di Fi avrebbe avuto con alcuni personaggi legati alla presunta tangente. Lui replica polemico: «Confesso, sono io il burattinaio, il puparo di tutta la vicenda». Un polemico scherzo? Oppure una delle tante provocazioni dell'avvocato di Fi? «Dico sul serio, darò le dimissioni nei prossimi giorni», aggiunge, mentre Forza Italia e gli alleati della maggioranza lo invitano a rimanere.

Dai blog