Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Telekom Serbia, la parola agli amici di Milosevic

default_image

Saranno sentiti anche esponenti dell'opposizione come Vesna Pesic attuale ambasciatrice in Messico

  • a
  • a
  • a

Ecco chi sono: Vesna Pesic, 63 anni, attuale ambasciatrice serbomontenegrina in Messico e America centrale. Ex leader del partito politico Alleanza civica (Gss), all'epoca della vicenda Telekom Serbia era una delle figure chiave dell'opposizione a Milosevic. A Belgrado non è chiaro quale ruolo o informazione potrebbe avere su quei fatti. Dovrebbe testimoniare domani, ma ai familiari non risulta che sia attesa a Belgrado nei prossimi giorni. Poi c'è Borka Vucic, 77 anni, signora della finanza jugoslava e banchiere di fiducia del passato regime, in pensione dal 1998. Nel 1997, quando fu firmato l'accordo per la privatizzazione di parte del pacchetto azionario di Telekom Serbia, era presidente di Beogradska Bank, l'istituto di credito presso il quale venne depositato il grosso della somma ricavata dalla vendita. In una recente intervista la signora Vucic ha quantificato quella somma in 1,5 miliardi di dollari, dei quali Beogradska Bank ebbe in deposito 1,2 miliardi, già convertiti in dinari. Testimonierà venerdì. Ancora Boris Tadic, 45 anni, ministro serbomontenegrino della difesa e uno dei leader del Partito democratico (Ds), la maggiore forza politica della coalizione governativa serba. Come ministro serbo delle poste e telecomunicazioni dopo la caduta di Milosevic, nel 2001 istituì una commissione ministeriale di inchiesta sull'affare Telekom, i cui risultati non sono stati resi noti. La sua testimonianza è attesa per lunedì. Poi Radmila Andjelkovic, 68 anni, silurata nell'ottobre 2000 dopo la caduta di Milosevic e attualmente privata cittadina. All'epoca dell'accordo Telekom era presidente del consiglio di amministrazione delle poste. È stata una fedelissima di Slobo fin dall'inizio della sua ascesa. Dovrebbe testimoniare lunedì. Toccherà anche a Mladjan Dinkic, 39 anni, nominato governatore della Banca centrale jugoslava (poi Banca centrale serba) e dimessosi nel luglio scorso in polemica con la maggioranza di governo e dopo il varo di una nuova legge sull'istituto finanziario centrale. Attualmente è vicepresidente del G17, un partito di recente formazione che raggruppa alcuni 'tecnicì dei primi esecutivi del dopo-Milosevic. Nel 1997 era un assistente universitario, fuori dalla politica, ma il 30 settembre potrebbe testimoniare sui documenti ereditati dai predecessori. Infine Danko Djunic, 54 anni, dirigente della società internazionale di intermediazione «Deloitte and Touche». Nel 1997 era vicepremier jugoslavo. Si era dimesso l'anno dopo, uscendo dalla vita politica. Testimonierà il 30 settembre.

Dai blog